L'incidente
Corea del Sud, incidente aereo in fase di atterraggio: lo schianto contro il muro e le fiamme, centinaia di morti. Ipotesi bird stike
Un aereo della compagnia Jeju Air è uscito di pista durante un atterraggio di emergenza all’aeroporto internazionale di Muan, in Corea del Sud, e si è schiantato contro un muro durante la complicata fase di atterraggio provocando un’esplosione. L’incidente è avvenuto alle 9:03 ora locale, a circa 300 km da Seul, dopo che il volo era partito da Bangkok. Subito dopo l’incidente, sono circolate notizie di “numerose vittime”: l’aereo è stato completamente distrutto. Il bilancio è aumentato nel corso delle ore. A bordo si trovavano 181 persone, tra cui sei membri dell’equipaggio e 175 passeggeri (la maggior parte sudcoreani, con due thailandesi), la maggior parte sono morti.
La cause dell’incidente aereo in Corea del Sud: ipotesi stormo d’uccelli
Le cause dell’incidente sono ancora oggetto di indagine. L’aereo stava cercando di effettuare un atterraggio di emergenza e aveva appena toccato terra dopo aver fallito un primo tentativo a causa di un malfunzionamento del carrello. Nonostante il tentativo di frenare, il Boeing non è riuscito a rallentare e ha finito per uscire di pista, schiantandosi contro un muro. L’impatto ha causato l’esplosione. Tra le ipotesi avanzate, si parla di condizioni meteo avverse, ma dalle immagini sembra che la visibilità fosse ottima. Un’altra possibile causa potrebbe essere un “bird strike”, cioè una collisione con un gruppo di uccelli, che potrebbe aver danneggiato il carrello e provocato il malfunzionamento iniziale.
Pochi sopravvissuti
I soccorritori hanno riferito che il numero di sopravvissuti è esiguo, e il processo di identificazione delle vittime è reso difficile dalla gravità dei danni. L’ultimo aggiornamento conferma 179 morti. A salvarsi sono stati solo due membri dell’equipaggio, un uomo e una donna, estratti dalla parte posteriore dell’aereo, gravemente feriti ma vivi. È probabile che fossero seduti nei posti più lontani dall’impatto, e che abbiano avuto una possibilità di scampare alla devastante esplosione che ha seguito l’incidente.
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