Coronavirus, a Bergamo 50 medici infettati: “Uno è morto”

“Nella sola provincia di Bergamo sono ad oggi cinquanta i medici infettati, uno è morto”. Così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli in una lettera inviata oggi anche al governo. “La stessa Fnomceo ha pagato un tributo altissimo, con la perdita di Roberto Stella, responsabile Area formazione”, aggiunge. La morte del professionista, insieme agli altri due decessi di camici bianchi in Lombardia e Veneto, porta a tre le vittime fra i medici.

“In questo drammatico momento va raccolto l’appello del presidente dell’Ordine Nazionale dei Medici, Filippo Anelli che chiede al governo la sospensione dell’accesso libero dei pazienti agli ambulatori perché sono troppi i medici che si ammalano (50 solo nella provincia di Bergamo). Lo Stato sia a fianco dei medici e degli operatori sanitari delle zone colpite dal Covid-19 in particolare a quelli delle zone più colpite come la bergamasca dove purtroppo la situazione merita un’attenzione particolare perché i medici e gli operatori sanitari tutti non possono e non devono ammalarsi. Inoltre scarseggiano i presídi come le mascherine. E’ il momento di semplificare al massimo le procedure di fornitura, acquistare e inviare rapidamente sui territori”, dichiara la vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Alessandra Gallone.

“Con la stessa urgenza – aggiunge la senatrice di Fi – va raccolto anche l’altro appello lanciato dalle associazioni dei rappresentanti dei neolaureati in Medicina e Chirurgia in attesa di essere abilitati alla professione. Il Governo faccia di tutto per far svolgere le prove di concorso previste per il 7 Aprile perché non possiamo permetterci di trascurare lo slancio di tante giovani e giovani, che ora responsabilmente resteranno a casa, ma che sono pronti a impegnarsi nelle corsie degli ospedali italiani”, aggiunge Gallone.