L’ufficio di Boris Johnson ha precisato che il primo ministro è stato ammesso in nosocomio per i test, perché ha ancora sintomi 10 giorni dopo essere risultato positivo al Covid-19. Downing Street ha sottolineato che il ricovero è un “passo precauzionale” e che il premier rimane al comando del governo.
Johnson, 55 anni, si trovava in quarantena nella sua residenza di Downing Street, a Londra, da quando gli è stato diagnosticato il coronavirus, il 26 marzo scorso.
Tuttavia dopo 10 giorni la febbre non è scesa così come la tosse rendendo necessario il ricovero in ospedale per ulteriori accertamenti e per verificare se sono subentrate complicazioni. Anche la compagna del primo ministro, Carrie Symonds, 32 anni, incinta al sesto mese del sesto figlio ufficiale di Johnson, ha ammesso nelle scorse ore di aver avuto i sintomi da coronavirus nell’ultima settimana, ma di stare meglio dopo essersi trasferita nella residenza estiva dei capi di governo britannico, a Chequers.