“Il 7 gennaio vita normale? Andiamoci piano. Come si può parlare di ritorno alla vita normale! Viviamo in una pandemia, il virus circola diffusamente nel nostro Paese e i servizi sanitari sono sotto stress. Non è il momento di rilassarsi. Tutti i dati mostrano che l’epidemia non è finita, è ancora in una fase molto pericolosa. Abbiamo però imboccato la strada per controllarla grazie ai vaccini”.
Così, intervistato dal Corriere della Sera, il presidente dell’Istituto superiore di sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico Silvio Brusaferro.”Bisogna evitare che la curva riparta e questo si può fare adottando con rigore e sistematicamente le misure di prevenzione che ormai gli italiani conoscono: mascherina, distanziamento, igiene delle mani, no assoluto agli assembramenti – ha aggiunto – C’è stata una decrescita nell’occupazione dei posti letto ma ultimamente è rallentata e la capacità di reggere l’impatto dei ricoveri si è ridotta. Ecco perché è necessario evitare che la curva si rialzi”.
“Ogni violazione purtroppo si paga a caro prezzo. Il virus non fa sconti – spiega Brusaferro – La scuola va salvaguardata per il suo valore educativo e sociale. All’interno del sistema scolastico i protocolli adottati sono rigorosi ma bisogna tener conto che i rischi sono legati anche a tutto ciò che ruota attorno a questo mondo. Le scelte future non potranno prescindere dalla limitata resilienza del nostro sistema sanitario”.