Contagi in aumento anche dopo i rientri dalle vacanze e file all’ospedale Cotugno per sottoporsi al tampone. A Napoli, e più in generale in Campania, l’emergenza pandemia non scema e i dati dei bollettini delle ultime settimane ne sono una conferma. La regione del Mezzogiorno è attualmente la terza in Italia, dietro Lombardia e Lazio, per numero di attualmente positivi (5.067), con un incremento vertiginoso nell’ultimo mese e mezzo. Un dato che diventa ancora più allarmante se si considerano i pochi tamponi che vengono effettuati giorno per giorno rispetto alle altre regioni più colpite dall’emergenza.

TANTI CONTAGI NONOSTANTE I POCHI TAMPONI – Il dato di oggi è esemplare: in Campania si sono registrati 248 nuovi casi di coronavirus emersi dall’analisi di 4.901 tamponi secondo l’Unità di Crisi della Regione (secondo il ministero della Salute i tamponi processati sarebbero 3.901). In Lombardia i nuovi positivi sono 196 su ben 22.805 tamponi effettuati. Nel Lazio 195 su 9.112 tamponi. Una disparità che rende ancora più preoccupante la situazione.

FILE AL COTUGNO – Così da alcuni giorni le persone che si presentono all’esterno del Cotugno, centro di riferimento regionale per l’emergenza coronavirus, sono in netto aumento. In tanti arrivano di buon’ora fuori all’ospedale chiedendo di essere sottoposti a tampone. Si tratta – precisa l’Ansa – di persone che sono state inviate dalle Asl dopo la segnalazione dei medici curanti o di cittadini che denunciano sintomi per i quali chiedono approfondimenti. Le persone in fila aumentano di giorno in giorno anche perché altri centri – aperti per la campagna dei tamponi predisposta per chi rientrava dalle vacanze – hanno, nel frattempo, chiuso.

LA SITUAZIONE A NAPOLI: FOCOLAIO IN PALESTRA – Dei 248 nuovi casi di coronavirus registrati in Campania, 76 sono quelli che interessano il territorio di competenza dell’Asl Napoli 1 Centro, che comprende la città di Napoli e l’isola di Capri.  Stando ai dati diffusi, dei 76 nuovi casi registrati, 26 sono emersi in seguito alla ricostruzione del link epidemiologica di un positivo contagiatosi nei giorni scorsi coinvolgendo cinque persone che frequentano una palestra di Secondigliano, area nord di Napoli.

NUMERI NON RAGGIUNGIBILI – Sedici sono i tamponi risultati positivi e relativi soggetti sintomatici indirizzati dal medico di base mentre altri  30 sono invece cittadini asintomatici che hanno scelto di effettuare il tampone (in questo caso si indaga sui motivi e si cerca di rintracciarli perché alcuni numeri non risultano ancora raggiungibili). Due sono invece tamponi effettuati dopo test privati e altri due per screening prima dell’ospedalizzazione.

LA SITUAZIONE NEGLI OSPEDALI – Al Covid Center dell’Ospedale del Mare di Ponticelli sono ricoverati 24 pazienti in reparto ordinario. Discorso analogo al Loreto Mare dove i pazienti sono 37. Pieno anche il Cotugno stando alle parole di Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli che racchiude Monaldi, Cto e appunto il Cotguno. La situazione resta per fortuna sotto controllo. Secondo il bollettino del ministero della Salute in Campania i ricoverati in terapia intensiva sono 22, in reparto ordinario si trovano invece 356 pazienti mentre in isolamento domiciliare ci sono 4.689 persone.

FOCOLAI AUTOCTONI – Di Mauro parla di “focolai autoctoni” che si sono “generati nella nostra regione e che stanno determinando un incremento del numero dei contagi e dei ricoveri”. A Radio Crc il direttore ha spiegato ieri che “non possiamo più parlare di casi di importazione per i soggetti che sono tornati dalle vacanze. La cosa che più mi preoccupa, rispetto alla fase iniziale, è che molti siano asintomatici o che comunque presentino una scarsa sintomatologia”.

“CI SIAMO LASCIATI ANDARE” – Di Mauro ha poi annunciato un incontro con il Governatore Vincenzo De Luca auspicando qualche disposizione “più restrittivo” per limitare l’aumento dei contagi. “Ho seguito eventi come quello di San Gennaro, ho visto troppe persone non indossare la mascherina e non rispettare il distanziamento. Non c’è più controllo. L’età media si sta rialzando e ciò vuol dire che a pagarne le conseguenze sono le persone più anziane o che hanno patologie pregresse. La Campania è una regione che ha dimostrato un grande senso di civiltà durante il lockdown, ora però ci siamo totalmente lasciati andare”.

CHIUSURE SCUOLE E ATTIVITA’ – A Napoli intanto ci sono alcune scuole private chiuse in via preventiva per effettuare sanificazioni dopo alcuni casi positivi. Stesso discorso anche per alcune attività commerciali come lo Chalet Ciro a Mergellina. In un post pubblicato sui social, l’attività riferisce che “a scopo precauzionale, abbiamo sospeso temporaneamente l’attività. In questo modo, non solo, abbiamo attuato il protocollo sanitario nazionale che prevede la sanificazione di qualsiasi locale, attraverso apposita ditta, cosa che già facciamo regolarmente ma anche per avviare uno screening che tuteli tutte le persone che lavorano presso la nostra azienda. Qualsiasi voce “al momento” è infondata. Vogliamo ricordare che attività come le nostre possono andare soggette perché a contatto con il pubblico; preferiamo cautelarci e cautelare, prevenire e assicurare il nostro personale ma anche voi. E’ proprio per una questione etica che abbiamo preferito sospendere noi l’attività, in attesa che tutto possa essere chiarito. Vi aggiorneremo!”.

MASCHERINA ALL’APERTO H24 –  “Domani firmerò l’ordinanza con la quale stabiliremo l’obbligo dell’uso della mascherina all’aria aperta sempre, per tutto il giorno cosi’ come e’ avvenuto nella fase acuta dell’emergenza epidemiologica”. Questo l’annuncio fatto nel pomeriggio di oggi da Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana. Una decisione, spiega il primo cittadino, perche’ “purtroppo i casi a Somma Vesuviana sono in aumento e dunque ritengo necessario un intervento davvero rigido. Con l’ordinanza di domani sarà obbligatoria, su tutto il territorio di Somma Vesuviana, la mascherina all’aria aperta. Abbiamo superato i 50 positivi e addirittura le 80 persone in isolamento, i dati vedranno con ogni probabilita’ un ulteriore aggiornamento”.

 

Giovanni Pisano

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