"Senza mascherina attività chiuse e mezzi di trasporto bloccati"
Coronavirus, contagi in crescita in tutta la Campania. De Luca: “Nuova ordinanza su chiusura negozi”
Dopo l’aumento dei contagi in Campania e gli appelli dei giorni scorsi sull’utilizzo della mascherina nei luoghi chiusi, Vincenzo De Luca è pronto a firmare una nuova ordinanza che prevede la chiusura delle attività commerciali all’interno dei quali vengono trovati clienti o commessi senza mascherina. “E’ pronta una nuova ordinanza per la chiusura dei negozi dove non solo gli addetti, ma anche i clienti, non usano le mascherine di protezione. Non sono preoccupato, sono preoccupatissimo – ha aggiunto Governatore – a settembre, con la ripresa delle scuole, si rischia la ripresa del contagio e a quel punto si dovrà chiudere tutto”.
“O abbiamo un comportamento rigoroso, e allora riusciamo a gestire questi mesi che ci separano dal vaccino, oppure – ha spiegato De Luca – non arriviamo neanche a settembre. Quindi è bene avvertire prima i nostri concittadini, dobbiamo spiegare a tutti quanti che occorre rispetto per la collettività, nessuno si può consentire di essere irresponsabile. Senza il senso di responsabilità dei cittadini non governeremo questa fase di transizione”.
Nel corso della consegna del primo dei 37 treni “Rock” di Trenitalia acquistati dalla Regione Campania, De Luca si sofferma nuovamente sull’obbligatorietà dell’utilizzo delle mascherine: “EAV e le altre aziende di trasporto regionale debbono seguire l’esempio di Trenitalia, e bloccare i mezzi dove ci sono passeggeri senza mascherina.Bisogna indicarli all’Indignazione pubblica – ha aggiunto De Luca – sono cafoni incivili, che mettono a rischio la salute degli altri “.
Poi l’appello ai controllori dell’ordine pubblico: “Serve più impegno da parte delle forze dell’ordine, che nei controlli anti-epidemia è completamento scomparso. Non è possibile. Le polizie municipali devono essere attivate, vorrei che si ricreasse un clima di attenzione, perché davvero rischiamo di farci male. Gli ultimi contagi che abbiamo registrato – ha spiegato De Luca – riguardano arrivi dalla Serbia, dalla Romania, dal Brasile, dal Venezuela. E’ chiaro che ci dev’essere un controllo rigoroso alle frontiere. Per quello che mi riguarda bisogna mettere i controlli anche per chi viene dagli Stati Uniti: è incredibile che abbiamo il Paese a più alto livello di contagio e non vi sono barriere per chi arriva dagli Usa. Non può reggere una situazione del genere”.
IL BOLLETTINO DI GIOVEDì 23 LUGLIO – Dei 16 nuovi positivi registrati in Campania, due sono stati registrati a Giugliano, popoloso comune a nord di Napoli. Ad annunciarlo è l’Asl Napoli 2 nord in una nota: “In merito alla situazione dei contagi per Covid19 a Giugliano – si legge – l’Azienda comunica che gli unici casi accertati nelle ultime 24 ore sono due coniugi recatisi spontaneamente al Cotugno, sospettando di essere positivi al virus. L’uomo è stato ricoverato al Cotugno, la donna è tornata al proprio domicilio in regime di isolamento. Gli epidemiologi dell’ASL stanno portando avanti l’indagine epidemiologica per tracciare i contatti stretti”.
Sono 16 i nuovi positivi al coronavirus, su 2.112 tamponi, rilevati nelle ultime 24 ore in Campania. Due casi si registrano sull’isola di Ischia (si tratta di cittadini stranieri), due in provincia di Napoli (Cimitile e Giugliano), due nel Casertano (Teano e Mondragone). La provincia più colpita è Salerno: tre casi nel capoluogo, tre a Pontecagnano, due a Cava dei Tirreni e altri due nel piccolo centro turistico di Pisciotta, dove il sindaco con propria ordinanza ha ripristinato l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto. Nessuna nuova vittima – informa l bollettino dell’Unita’ di crisi regionale – e due guariti.
CORONAVIRUS A SALERNO – Sono 12 i nuovi contagi registrati in provincia di Salerno dall’analisi dei tamponi eseguiti nelle scorse ore. Di questi, 6 sono residenti nel comune di Pisciotta, contatti delle 3 persone risultate positive due giorni fa nello stesso comune, a loro volta collegate al caso dei due coniugi di Salerno ricoverati qualche giorno fa al Covid Hospital di Scafati. I restanti nuovi casi sono così localizzati: 2 nel comune di Cava de’ Tirreni, 3 a Pontecagnano (familiari del caso positivo emerso martedì scorso), uno nel comune di Salerno, un contatto della coppia di coniugi risultati positivi ieri nella zona tra i quartieri Pastena e Torrione.
I CASI NEL CASERTANO – Dopo i sei casi registrati a Conca della Campania (con i contagi partiti da una badante dell’Est Europa e circoscritti, in attesa dell’esito di alcuni tamponi, allo stesso ambito familiare, nel Casertano crescono i positivi. Nel comune di Castel Volturno, sul litorale, sono stati accertati cinque casi (tutti asintomatici e in isolamento) relativi a cittadini di etnia rom arrivati nei giorni scorsi dai campi nomadi della città di Napoli e del Nolano.
Undici, quindi, i nuovi contagi accertati negli ultimi tre giorni in provincia di Caserta (altri due casi sono stati infatti riscontrati a Capua e Teano). A rendere note le nuove positività il sindaco di Castel Volturno Luigi Petrella, che su Facebook spiega che “si tratta di cittadini non residenti senza fissa dimora, attualmente domiciliati nel nostro comune. Le persone in oggetto sono state poste in quarantena obbligatoria sotto assistenza e vigilanza della polizia municipale e Protezione civile”. Petrella aggiunge all’agenzia Dire che “si tratta di persone straniere provenienti dall’Est Europa. Quattro persone appartengono a uno stesso nucleo familiare. Uno dei contagiati è un minore di 14 anni”.
“Non sono persone che risiedono stabilmente a Castel Volturno – spiega il primo cittadino – ma sono arrivati qui di recente. Si spostano da aree del nolano o della provincia di Napoli e trovano un alloggio o una sistemazione qui a Castel Volturno”. Petrella chiede poi “più controlli, soprattutto sulle aree di confine. Ho chiesto che ci sia attenzione da parte delle forze dell’ordine. Abbiamo gestito l’emergenza alla perfezione, ora ci ritroviamo con due famiglie in quarantena. Servono maggiori controlli”.
TRE TURISTI POSITIVI A CAPRI – In una nota, l’Asl Napoli 1 Centro fa il punto della situazione dopo i tre turisti romani risultati positivi dopo una vacanza a Capri avvenuta nel weekend scorso. “In merito ai casi di positività riscontrati sull’Isola di Capri, l’ASL Napoli 1 Centro fa sapere che non esistono al momento ragioni d’allarme. In particolare, il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Napoli 1 Centro ha già provveduto a verificare e approfondire – con riferimento ai dettagliatissimi dati forniti dalle ASL di residenza – i luoghi e i contatti avuti dalla prima turista romana risultata positiva al Covid. A breve saranno concluse anche le indagini epidemiologiche sugli altri due turisti – la cui positività è stata comunicata nella tarda serata di ieri – che facevano parte della comitiva di otto persone che, è bene sottolinearlo, non sono più sull’Isola.
Sono altresì stati prontamente individuati due turisti giunti a Capri da Dubai alcuni giorni fa ed entrati in contatto precedentemente con altri soggetti positivi durante il volo, i turisti e le persone che li hanno accolti in una casa privata sono tutti risultati negativi al tampone (esito giunto nella serata del 22 luglio 2020) ma come previsto dalle normative vigenti restano tutti in quarantena. Proprio per gestire al meglio ogni possibile caso di contagio sull’Isola di Capri, la Regione Campania ha già da settimane siglato con l’ASL Napoli 1 Centro e con i sindaci di Capri e Anacapri – unitamente a FederAlberghi (associazione degli albergatori capresi) e ATEX (settore extra alberghiero e del suo indotto) – un protocollo di sicurezza che assegna ruoli e procedure finalizzate alla tutela della sicurezza della cittadinanza e degli ospiti dell’Isola di Capri. Sull’Isola è inoltre presente H24 un responsabile del dipartimento di Prevenzione grazie al quale ogni caso sospetto può essere trattato in maniera tempestiva. «Non ci sorprende riscontare dei casi sull’Isola di Capri – spiega il direttore generale Ciro Verdoliva – ma ci conforta vedere che il grande lavoro di programmazione e di organizzazione portato a termine nelle scorse settimane ci consente di mantenere sull’Isola una condizione di massima attenzione e sicurezza. Fino a quando la battaglia al virus non sarà conclusa dobbiamo abituarci a convivere con casi di positività che devono essere seguiti da un’attenta indagine epidemiologica e, ove necessario, un tempestivo isolamento. Per questo le condotte individuali sono determinanti; la questione non è avere zero casi, ma riuscire a individuarli subito ed evitare che si moltiplichino. E direi che grazie alla programmazione messa in campo dalla Regione ci stiamo riuscendo al meglio, come testimonia anche il caso del campo Rom».
È bene ricordare che il protocollo “Capri Sicura” consente, nell’attuale fase epidemiologica legata al Covid-19, di chiarire sin da subito “chi fa che cosa”. Si tratta di un protocollo dettagliato negli obblighi di ciascuno, perché la partita contro la pandemia si può vincere solo con l’impegno di tutti. Il protocollo prevede per l’ASL Napoli 1 Centro una procedura stringente in caso di sospetto Covid-19. In particolare, tutte le attività di competenza dell’ASL Na1 Centro rientrano nelle competenze del Dipartimento di Prevenzione, del Dipartimento delle Attività Ospedaliere e del Dipartimento delle Cure Primarie e sono i Direttori di queste articolazioni aziendali che provvedono a sovrintendere e coordinare il rispetto del Protocollo, ognuno per le proprie competenze. L’ASL Napoli 1 Centro ha anche messo a disposizione il numero verde 800-90.96.99 presidiato h24 e registrato. Attraverso questo numero è possibile attivare la “procedura sospetto Covid-19”. In dettaglio: l’addetto al numero verde allerta l’ospedale Capilupi dal quale un infermiere (nei tempi che rispettano la disponibilità e le attività in corso presso la struttura sanitaria) si reca sul luogo ove è isolato l’ospite dichiarato “caso sospetto”. Gli operatori sanitari sono dotati di DPI a cura dell’ASL Napoli 1 Centro. L’operatore sanitario procede al prelievo di sangue necessario al test sierologico e al tampone oro-faringeo che sono processati rispettivamente al Capilupi e presso il laboratorio del presidio ospedaliero San Paolo. In caso di positività il paziente viene immediatamente trasferito a cura e sotto il coordinamento del Servizio 118 Napoli 1, sempre con utilizzo di tutti i mezzi necessari a contenere il diffondersi del virus, finanche con utilizzo di barelle di biocontenimento di cui il Capilupi è dotato.
MEDICI PREOCCUPATI – “Siamo molto preoccupati dell’aumento di contagi che si sta registrando in Campania e auspichiamo che si portino avanti controlli severi sul rispetto delle norme anti contagio. Se non si cambia rotta subito le conseguenze sul sistema sanitario, e sull’economia regionale potrebbero essere disastrose”. E’ un messaggio chiaro, rileva una nota, quello che arriva dal Coordinamento Regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Campania, con i presidenti di tutti gli Ordini provinciali che chiedono una stretta dei controlli, e l’applicazione di sanzioni nei casi di inadempienza, guardando in modo particolare a tutti i luoghi di maggiore assembramento come esercizi commerciali, ristoranti e bar. I presidenti Giovanni D’Angelo (Ordine dei Medici di Salerno), Maria Erminia Bottiglieri (Ordine dei Medici di Caserta), Francesco Sellitto (Ordine dei Medici di Avellino), Giovanni Pietro Ianniello (Ordine dei Medici di Benevento) e Silvestro Scotti (Ordine dei Medici di Napoli) parlano di una “situazione che diviene più seria ogni giorno che passa, sulla quale non si può non intervenire con decisione”.
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