Napoli
Coronavirus, De Luca annuncia due ordinanze: “Carta d’identità al ristorante e test per chi arriva in bus”
“Stiamo valutando altre due misure da prendere e quindi altre due ordinanze“. E’ quanto annuncia il governatore della Campania Vincenzo De Luca a margine dell’incontro a Salerno con i vincitori del concorso regionale. In merito all’emergenza coronavirus “la situazione non è drammatica a condizione che ci sia senso di responsabilità da parte di cittadini. C’è stato un rilassamento preoccupante in questi mesi e rischiamo di non arrivare neanche al mese di settembre”.
“La prima ordinanza riguarda – spiega De Luca – gli arrivi dall’Est Europa, dove continuano ad arrivare pullman senza nessun controllo: da Ucraina, Romania o Bulgaria. Abbiamo rilevato che la maggior parte dei focolai, oggi, sono di importazione. Quindi dobbiamo trovare forme di controllo preventivo“. “Con la protezione civile – aggiunge – stiamo pensando ad un’ordinanza dove cerchiamo di capire se c’è la possibilità di controllare tutte le persone che arrivano con i pullman in Campania da quelle zone”.
La seconda ordinanza riguarda invece le attività commerciali e i ristoranti nello specifico. Dopo il caso dei clienti che a Massa Lubrense hanno rilasciato false generalità impedendo la ricostruzione del link epidemiologico in seguito alla positività dei tre camerieri entrati in contatto con la comitiva di turisti romani, alcuni di loro contagiati dopo una vacanza a Capri, De Luca pensa all’obbligo per chi va al ristorante di fornire la carta di identità”. Secondo il governatore, “almeno uno dei clienti per ogni tavolo lo deve fare perché abbiamo verificato che ci sono degli imbecilli, irresponsabili che danno generalità false”.
“È capitato in un ristorante della costiera sorrentina – ha ricordato il governatore della Campania – che avendo trovato un positivo tra i clienti, abbiamo telefonato, con le strutture sanitarie, ai numeri che ci erano stati forniti dagli altri clienti ed erano numeri falsi. Abbiamo capito che è in gioco la nostra vita e quella dei nostri familiari?”.
Poi il governatore ha sottolineato: “Noi dobbiamo essere attenti perché si apre l’anno scolastico. Ci stiamo preparando sia alle vaccinazioni di massa, sia ai vaccini antinfluenzali che agli screening sierologici che cercheremo di fare a tutto il personale scolastico. Parliamo di 180 mila test che dobbiamo fare. È evidente però che se non scatta un nuovo senso di responsabilità per i cittadini, è tutto vano. Mascherine sempre se c’è assembramento. È l’unica forma di protezione che abbiamo”.
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