Un periodo di isolamento per chi rientra dalla Cina, anche per i bambini che frequentano le scuole. È la richiesta che arriva dai governatori di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige in una lettera inviata al ministero della Sanità guidato da Roberto Speranza. “Non c’è nessuna volontà di contrapposizioni politiche, nè tantomeno di ghettizzare: vogliamo solo dare una risposta all’ansia dei tanti genitori visto che la circolare non prevede misure in tal senso”, dice il presidente del Veneto Luca Zaia.

In particolare nella missiva comune dei 4 governatori si chiede che i bambini in arrivano dalla Cina siano tenuti fuori dalle scuole, in un periodo di osservazione di 14 giorni anche se in età dell’obbligo per evitare l’eventuale diffusione del coronavirus “in ambienti confinati come sono quelli delle scuole”. “A me sembra una regola sanitaria minimale”, spiega ancora il governatore leghista Zaia, precisando che si tratta di una misura che “prendiamo anche per la meningite e per la tbc”.

LE RASSICURAZIONI DELLA MINISTRA – Proprio oggi la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha invitato a “non creare inutili allarmismi” per il coronavirus nell’ambito scolastico. “Non ci sono motivi per escludere gli alunni dalla scuola. Nella circolare abbiamo spiegato cosa fare e in quali casi, quindi tranquillità assoluta”, ha spiegato la ministra.

IL RIENTRO DEGLI ITALIANI DA WUHAN – E’ invece atterrato questa mattina il Boeing KC 767 dell’aeronautica militare con a bordo i 56 italiani rimpatriati da Wuhan è atterrato nell’aeroporto militare di Pratica di Mare. I rimpatriati sono stati trasferiti nella cittadella della Cecchignola per una quarantena di 14 giorni. Dieci italiani hanno invece scelto di restare in Cina, mentre un ragazzo di 17 anni non è riuscito a rientrare perché al momento della partenza aveva la febbre. Ospite di una famiglia a 400 chilometri da Wuhan, nell’ambito di un progetto che prevede un anno scolastico all’estero, il 17enne ha raggiunto Wuhan per poter partire insieme al gruppo di italiani rimpatriati, ma poi non è potuto salire a bordo a causa della febbre.

Redazione

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