Sale a 31 il numero dei contagiati da coronavirus in Campania. La task force della Protezione civile della Regione Campania nel pomeriggio di martedì 3 marzo ha esaminato in laboratorio, presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno, 18 tamponi, e uno solo di questi è risultato positivo. Al bollettino precedente diffuso in mattinata dalla Protezione civile si aggiunge alla lista dei positivi una persona, oltre alle due, una di Napoli, l’altra di Caserta.

“Come per tutti gli altri finora positivi, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità” precisa la nota. Nella giornata di ieri sono stati esaminati in laboratorio, presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno, 80 tamponi. Di questi ne sono risultati positivi 6, per i quali, come per tutti gli altri finora positivi, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Dei sei contagiati tre sono residenti a Napoli, due in provincia di Salerno e uno residente a Benevento.

LE ZONE – Per il momento dei 31 contagiati, 18 sono dell’area napoletana, tre di quella salernitana, tre di quella casertana e due di quella sannita. All’appello mancano le province di residenza di cinque contagiati.

AVVOCATO RICOVERATO – Intanto, a una settimana esatta dal primo accertamento, è stato ricoverato in ospedale il paziente uno di Napoli, l’avvocato napoletano 50enne del quartiere San Carlo all’Arena arrivato da Milano positivo al Coronavirus. La notizia è stata confermata dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Napoli, Antonio Tafuri, durante l’intervista alla trasmissione Barba&Capelli condotta da Corrado Gabriele in onda su Radio Crc.

L’avvocato, che ha poi contagiato un’altra decina di persone, era inizialmente assistito presso la sua abitazione. Nelle scorse ore è stato ricoverato al Cotugno in seguito a difficoltà respiratoria e febbre alta.

“È ovvio che in un luogo così affollato come un palazzo di Giustizia possa diffondersi il virus con maggior velocità – ha detto Tafuri nel suo intervento – Non ci sentiamo rassicurati con le misure che sono state poste, in fin dei conti c’è solo lo svuotamento dell’aula del giudice, a discapito dell’affollamento dei corridoi. Abbiamo proclamato l’astensione dalle udienze dopo l’incontro in Regione, che non ha prodotto i risultati aspettati. Gli altri Ordini del distretto sono solidali con la nostra protesta, ma non posso chiedere loro di adottare la stessa procedura perché mi rendo conto che la situazione critica è solo a Napoli”.

DOCENTI CONTAGIATI – Un docente del dipartimento di Architettura della Federico II è risultato positivo al test del coronavirus. Per precauzione l’inizio dei corsi del dipartimento è stato rinviato di una settimana. Il dipartimento è aperto e sono state già fatte tutte le operazioni si sanificazione tra venerdì e domenica scorsa in tutto l’Ateneo.

Secondo quanto appreso dal Riformista il professore sarebbe rientrato da Milano dove ha partecipato ad un convegno e avrebbe contratto il virus. Rientrato in servizio non si sentiva bene ma avrebbe ugualmente partecipato alle attività dell’Ateneo partecipando a riunioni e effettuando incontro in particolare nella sede di Forno Vecchio. Dopo tre giorni in cui ha continuato a stare male, il docente ha chiesto il tampone ed è stato trasportato da un’ambulanza all’Ospedale Cotugno di Napoli. Il viaggio a Milano del docente risale a 10 giorni fa.

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