La Cina ha registrato, nella giornata di ieri, 32 casi di contagio di coronavirus, tutti importati, e zero morti. Lo riferisce la Commissione sanitaria nazionale cinese (Nhc). Nello specifico, nella provincia dell’Hubei, non sono stati registrati né nuovi casi di contagio né decessi. In tutto, dall’inizio della pandemia sono stati segnalati 81.740 casi e 3.331 decessi.

Si tratta quindi della prima volta, da quando a gennaio le autorità hanno cominciato a rendere noti i dati sul contagio da coronavirus, che non vengono registrati nuovi decessi.

A destare maggiore preoccupazione a Pechino sono proprio i positivi ‘importati’ dall’estero, che potrebbero provocare un nuovo picco dell’epidemia. Anche per questo i voli internazionali sono stati ridotti a 3000 al giorno, rispetto all’ordinario delle decine di migliaia derivanti dal traffico internazionale.

Intanto a Wuhan, la capitale della provincia di Hubei ‘epicentro’ del contagio cinese, negli ultimi 14 giorni sono stati registrati soltanto due casi di positività. Anche per questo le autorità cinesi hanno deciso di allentare la presa delle misure restrittive, consentendo  ai cittadini, dall’8 aprile, di lasciare la città dopo il blocco imposto lo scorso 23 gennaio.

LA SITUAZIONE FUORI CONTROLLO NEGLI USA – Sta inveendo esplodendo la questione Covid-19 negli Stati Uniti, dove secondo i dati diffusi dalla Johns Hopkins University sono stati registrati 10.989 decessi, mentre i casi di contagio sono 368.376 e i guariti 19.828.

La gravità della situazione viene sottolineata da una indiscrezione fornita dal New York Times. Il noto quotidiano della Grande Mela scrive infatti che per fare fronte all’emergenza delle sepolture, aumentate drasticamente per il Coronavirus, New York potrebbe fare ricorso a fosse comuni realizzate in alcuni parchi pubblici. La misura è infatti contemplata in uno dei piani di emergenza messi a punto in questi giorni: potrebbe scattare se gli obitori della città non fossero più in gradi di accogliere cadaveri.

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