Il bollettino
Coronavirus, in Italia rallentano i contagi ma crescono i morti: secondo dato più alto
Sono 743 le persone decedute oggi in Italia e risultate positive al coronavirus. E’ quanto si legge nel bollettino giornaliero della Protezione Civile. E’ il secondo dato più alto dall’inizio dell’emergenza (domenica 22 marzo sono stati registrati 793 morti) che ha provocato in totale 6820 vittime.
Il numero dei contagiati nelle ultime 24 ore è di 3612 persone (totale 54.030) mentre quello dei guariti è di 894 (totale 8326). Sono complessivamente 69176 le persone in Italia risultate positive al coronavirus. Il dato comprende anche i deceduti e i guariti
Sono 3.396 i malati ricoverati in terapia intensiva, 192 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.194 sono in Lombardia. Dei 54.030 malati complessivi, 21.937 sono poi ricoverati con sintomi e 28.697 sono quelli in isolamento domiciliare.
CONTENIMENTO FINO A 3 APRILE – “Su qualche organo di informazione è apparsa la notizia che fa interpretare che le misure di contenimento del Covid-19 saranno prolungate fino alla fine di luglio. Assolutamente no: la durata delle misure di contenimento è il 3 di aprile e nei giorni precedenti verranno prese le decisioni del caso in funzione dell’evoluzione epidemiologica”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, nel punto stampa in Protezione Civile. “I laboratori che sono in grado di fare diagnostica al 20 marzo sono stati aumentati al numero di 77 e c’è una valutazione in queste ore di approcci diagnostici sempre basati sull’identificazione del Rna virale per ridurre i tempi tecnici legati all’impiego del test tradizionale. Il Paese sta facendo il massimo” ha aggiunto.
I DATI REGIONE PER REGIONE – I casi attualmente positivi sono 19.868 In Lombardia, 7.711 in Emilia-Romagna, 5.351 in Veneto, 5.124 in Piemonte, 2.497 nelle Marche, 2.519 in Toscana, 1.692 in Liguria, 1.545 nel Lazio, 992 in Campania, 848 in Friuli Venezia Giulia, 975 nella provincia autonoma di Trento, 699 nella provincia autonoma di Bolzano, 940 in Puglia, 799 in Sicilia, 622 in Abruzzo, 624 in Umbria, 379 in Valle D’aosta, 395 in Sardegna, 304 in Calabria, 91 in Basilicata e 55 in Molise”.
LOMBARDIA – “Ieri erano dei numeri fin troppo positivi, non vanno guardati giorno per giorno ma visti in un arco temporale più ampio. I morti sono 402 in più per un totale di 4.178. Continuano a crescere in maniera importante i decessi. Non c’è oggi una cura e un vaccino”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante il consueto punto stampa su Facebook sull’emergenza coronavirus. “C’è una crescita dei positivi di +1.942, 30.703 in totale, un dato un po’ più alto rispetto a ieri, ma più basso rispetto a due giorni fa. Probabilmente questo dato un pochino più alto è dato dal fatto che i dati di Monza sono stati consegnati oggi”, ha aggiunto.
“I ricoverati sono 9.711, 455 in più. Siamo in una fase di riduzione dei ricoverati. Le persone in terapia intensiva sono 1.194 e 6.657 i dimessi e in isolamento domiciliare, 600 in più in un giorno”, ha sottolineato Gallera.
MILANO – Sale a 5.701 il numero dei casi di coronavirus totali in provincia di Milano, 375 in più in un giorno. Per quanto riguarda la situazione solo della città, sono 2.297 complessivamente i positivi, 121 in più in 24 ore. “Possiamo dire che i milanesi si stanno comportando in maniera più responsabile”, ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante il consueto punto stampa su Facebook sull’emergenza.
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