Torna a scendere sotto la soglia dell’1 l’indice Rt medio in Italia calcolato sui casi sintomatici. Lo rileva la bozza di report settimanale sull’andamento dei contagi da Covid-19 di Ministero della Salute e Istituto superiore di sanità: l’indice è pari a 0,97 (range 0,92-1,01), “prossimo alla soglia epidemica ed in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente”. La scorsa settimana era a 1,01

È invece in leggero aumento l’incidenza settimanale a livello nazionale: 74 per 100mila abitanti nella settimana 23-29 agosto, contro i 71 per 100mila abitanti dal 16 al 22 agosto. Incidenza che dunque rimane al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100mila abitanti, che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.

17 REGIONI A RISCHIO MODERATO – Aumentano anche le Regione e Province autonome che questa settimana risultano classificate a rischio moderato: dalle 10 della scorsa settimana si passa infatti a 17. Si tratta nel dettaglio di di Sicilia, Veneto, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, oltre alle province autonome di Bolzano e Trento. Le restanti 4 regioni, ovvero Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta, risultano classificate a rischio basso.

I RICOVERI – Il monitoraggio di Ministero e ISS conferma anche il trend di aumento dei ricoveri ospedalieri associati al Covid-19. “Il tasso di occupazione in terapia intensiva – si legge nella bozza – è in aumento al 6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate in aumento da 504 (24 agosto 2021) a 544 (31 agosto 2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta leggermente al 7,3%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 4.036 (24 agosto a 4.252 (31 agosto)”.

In lieve aumento” anche “il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (15.951 vs 15.443 la settimana precedente)”. “La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti resta costante (34% vs 34% la scorsa settimana) – si legge – In lieve diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (44% vs 46%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening, dato costante rispetto la settimana precedente”.

Redazione

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