Curiosità
Coronavirus, la grande crisi della carta igienica: perchè va a ruba in mezzo mondo
Può sembrare una battuta, mentre il mondo intero fa il conto delle vittime del Coronavirus, arrivate secondo la Johns Hopkins University a a quota 115mila persone, ma in diversi Paesi una delle emergenze che i cittadini stanno riscontrando è la mancanza di carta igienica, diventato in alcune zone un ‘bene di lusso’.
Dagli Stati Uniti alla Germani, da Honk Kong al Venezuela, sono tanti i Paesi in cui i rotoli sono diventati introvabili. Va fatta però una distinzione: nelle nazioni in cui si utilizza il bidet il problema è inesistente o quasi, come in Italia o in Portogallo, dove installarlo nei bagni è obbligatorio dagli anni Settanta. Anche in Francia, dove sono solo il 40% le case che ne hanno uno, non risultano particolari problemi sulle scorte di carta igienica. Così come non risultano mancanze nei paesi del Medio Oriente o a forte maggioranza musulmana, dove bidet e le sue ‘alternative’ sono fortemente diffuse.
L’EMERGENZA NEGLI STATI UNITI – L’emergenza ha raggiunto connotati quasi ironici negli Stati Uniti, almeno per noi italiani. Foto dei supermercati privi di carta igienica sono diventate virali, mentre grandi giornali come il New York Times si sono interrogati sull’ipotesi che l’emergenza Coronavirus possa finalmente convincere gli americani a servirsi del bidet, storicamente ostracizzato in quanto considerato una eccentricità francese (fu inventato in Francia nel 18esimo secolo, ndr).
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— Private Eye Magazine (@PrivateEyeNews) March 18, 2020
GLI ALTRI PAESI IN CRISI – Ma l’allarme non riguarda solo gli americani. Ad Hong Kong si è diffusa l’incredibile notizia di una rapina a mano armata in cui l’obiettivo dei malviventi erano 600 rotoli di carta igienica. In Australia, come ricorda il Post, un bar bar ha iniziato ad accettare pagamenti in rotoli di carta igienica: per un caffè ce ne vogliono tre.
IL FATTORE PSICOLOGICO – Come spiegato in maniera chiara da Justin Wolfers, economista dell’Università del Michigan, la corsa alla carta igienica non è basata sull’idea che la società stia per ‘esplodere’, ma dal timore che “gli altri” temano che la società stia per implodere.
The economics of toilet paper shortages is the same as bank runs. [thread]
Even if you’re not freaked out about a pandemic, you worry that everyone else is & they’ll stockpile to 🧻, & you don’t want to be the left paperless. So you stockpile to avoid being shut out by others.
— Justin Wolfers (@JustinWolfers) March 4, 2020
I PROBLEMI ALLE FOGNE – Ma il boom della carta igienica, che la rende in parte introvabile, sta avendo ripercussioni di altro tipo. Negli Stati Uniti chi ne è rimasto senza ha utilizzato delle alternative, col risultato di intasare i tubi di scarico. Come racconta il New York Times lo smodato utilizzo di salviette disinfettanti e altri prodotti simili ha portato a livello nazionale ad un aumento della pressione sul sistema fognario. Le autorità di gestione degli impianti fognari hanno addirittura creato un hashtag, #WipesClogPipes per sensibilizzare gli americani sul fatto che le salviette non vanno scaricate nel wc.
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