Il bollettino dell'emergenza in Italia
Coronavirus, oltre 16mila positivi e 469 morti: il tasso di positività sale al 4,8%

Sono 16.168 i nuovi positivi al coronavirus tracciati in Italia nelle ultime 24 ore, 469 le vittime per le complicanze del covid. I dati nel bollettino quotidiano del ministero della Salute. Il totale dei positivi dall’inizio dell’emergenza sale così a 3.809.193, quello delle vittime a 115.557. Il rapporto tra positivi e tamponi sale al 4,8%.
Il tasso di positività è superiore di 0,4 punti rispetto al 4,4% di ieri. I tamponi molecolari e antigenici processati nelle ultime 24 ore sono stati 334.766. Martedì i test erano stati 304.990. Quindi circa 30mila in più.
I pazienti ricoverati in rianimazione in Italia sono 3.490, in calo di 36 unità rispetto a martedì nel saldo giornaliero tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 216 (ieri 242). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 26.369 persone, in calo di 583. Tra dimessi e guariti si contano 3.178.976 persone in totale con un incremento di 20.251 rispetto a ieri.
Per quanto riguarda le Regioni, la Lombardia è la Regione che fa registrare più contagi, 2.153, e 85 vittime. Seguono la Campania, 2.212 casi e 27 morti, la Sicilia, 1.542 e 33, la Puglia, 1.488 e 39, Piemonte con 1.439 contagi e 70 decessi. In fondo al bollettino il Friuli Venezia Giulia, il Trentino, la Valle d’Aosta.
A oggi il totale delle somministrazioni sono 13.715.713, le persone che hanno ricevuto sia la prima che la seconda dose sono 4.091.366. “Pfizer consegnerà alla Ue 50 milioni di dosi in più in questo trimestre e per l’Italia vuol dire oltre 670.000 dosi in più ad aprile, 2 milioni e 150.000 dosi in più a maggio e oltre 4 milioni di dosi in più a giugno”, ha detto il commissario per il Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, nel corso di una visita ad Aosta confermando lo sviluppo del piano vaccinale “così come l’avevo strutturato”. L’obiettivo di 500mila vaccinazioni al giorno resta tuttavia lontano. il caso AstraZeneca e la sospensione preventiva del monodose Johnson&Johnson peggiorano la situazione.
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