Sono 32.191 i tamponi risultati positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore. Il totale dei positivi dall’inizio dell’emergenza sale così a 1.238.072. Il totale dei contagiati è stato calcolato su 208.458 tamponi processati. E la buona notizia è che il rapporto tra positivi e test torna a scendere: ieri al 17,92%, domenica al 17,4%, sabato al 16,3%, venerdì al 16%. Un dato che già aveva fatto parlare di decelerazione della curva dei contagi e che comunque va calcolato su base almeno settimanale per tracciare una tendenza. Ad ogni modo, oggi il rapporto è al 15,4%.

Preoccupa il nuovo picco di decessi: nelle ultime ore si sono registrati 731 morti a causa del coronavirus. Ieri erano stati 504. Si torna quindi ai numeri della prima ondata: lo scorso 3 aprile ci furono 766 morti. Salgono ancora i ricoverati nelle terapie intensive, di 120 unità, per un totale di posti occupati che arriva dunque a 3.612. I ricoverati con sintomi aumentano: 538 in più, 33.074 complessivamente. I guariti oggi ammontano a 15.434 per un totale da inizio pandemia dei 457.798. Gli attualmente positivi in Italia sono 733.810.

LE REGIONI – La regione con il maggior numero di contagi resta la Lombardia (8.448 in più su 38.283 tamponi), segue il Veneto (3.124 su 18.539), la Campania (3.019 su 16.178), il Piemonte (2.606 su 16.131), il Lazio (2.538 su 25.058), la Toscana (2.361 su 15.695) e l’Emilia Romagna (2.219 su 22.381).

Da domani un’altra Regione passa a essere Zona Rossa: l’Abruzzo, che soltanto una settimana era diventata Zona Arancione. A questo punto le Regioni a rischio più alto sono la Valle d’Aosta, il Piemonte, la Lombardia, la Provincia Autonoma di Bolzano, la Toscana, la Campania, la Calabria e appunto l’Abruzzo. Restano Zona Arancione il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna, le Marche, l’Umbria, la Basilicata, la Puglia e la Sicilia. Gialle il Veneto, il Lazio, il Molise e la Sardegna. Tiene banco, a livello politico, la situazione della Calabria: in una decina di giorni la Regione ha bruciato tre commissari alla Sanità (commissariata dal 2009). Il Veneto intanto lancia la sperimentazione del test fai-da-te.

MATTARELLA – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto all’assemblea dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). In video videoconferenza il Capo dello Stato ha fatto appello a “al nostro senso di responsabilità, per creare convergenze e collaborazione tra le forze di cui disponiamo perché operino nella stessa direzione. Anche con osservazioni critiche, sempre utili, ma senza disperderle in polemiche scomposte o nella rincorsa a illusori vantaggi di parte, a fronte di un nemico insidioso che può travolgere tutti. La libertà rischia di indebolirsi quando si abbassa il grado di coesione, di unità tra le parti. È questa la prima responsabilità delle istituzioni democratiche, a tutti i livelli, e questa è la lezione che la pandemia ribadisce con durezza”.

Le scorse settimane ci sono stati duri scontri tra Governo e Regioni e anche a livello locale sulla gestione dell’emergenza. Oltre, dunque, a lanciare un appello alla popolazione a non sottovalutare il virus, il Presidente della Repubblica ha invitato gli amministratori a un’unità di intenti e sforzi contro la pandemia. “In questa occasione, desidero dunque rivolgere – questa volta attraverso i sindaci – un nuovo appello ai nostri concittadini affinché ci si renda conto, tutti, della gravità del pericolo del contagio; che sta investendo l’intera umanità, ovunque, mettendo in difficoltà e bloccando la normalità della vita in gran parte dei paesi di tutti i Continenti”.

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