Primo decesso per il nuovo coronavirus a Hong Kong, un 39enne che era arrivato dalla città di Wuhan, epicentro dell’epidemia in Cina. Si tratta della seconda persona morta per il virus fuori dalla Cina. L’ospedale di Hong Kong ha riferito che il paziente aveva sviluppato dolori muscolari, poi seguiti a febbre, ed era trattenuto in unità d’isolamento. Era andato a Wuhan in treno il 21 gennaio e tornato a Hong Kong il 23 gennaio.

LA PANDEMIA – In Cina, si contano altri 64 morti per coronavirus, il bilancio totale sale a 425, 20.400 i contagi. Un uomo di 39 anni ha perso la vita a Hong Kong durante lo sciopero degli ospedali contro la mancata chiusura delle frontiere. Scattato l’isolamento precauzionale in due città della provincia cinese orientale dello Zhejiang a Taizhou e in tre distretti della capitale Hangzhou. Intanto in Giappone è in quarantena un’intera nave da crociera, con 3700 a bordo, dopo un caso confermato di coronavirus. E in Corea del sud Hyunday interrompe la produzione per la mancanza di componenti che provengono dalla Repubblica Popolare Cinese.

IN ITALIA – Il governo italiano, intanto, fa quadrato per fronteggiare il virus. A Palazzo Chigi ieri incontro maggioranza-opposizioni per fare il punto sulle misure adottate.  “Stiamo creando una task force per ridurre l’impatto economico dell’emergenza”, ha spiegato il presidente del Consiglio Conte mentre i governatori di Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia chiedono al ministero della Sanità che i bambini che rientrano dalla Cina non tornino a scuola per 14 giorni. In quarantena in una struttura militare alla Cecchignola gli italiani rientrati da Wuhan.

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