“Consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza“. Dal prossimo 4 maggio, secondo quanto contenuto del dpcm sulla Fase 2, tutti coloro che sono rimasti bloccati lontano da casa potranno fare ritorno alla propria abitazione, compresi studenti e lavoratori fuorisede che, dalla regioni del Nord, hanno già pianificato il ritorno nelle regioni d’origine.

Negli ultimi giorni, infatti, i posti disponibili sui treni ad alta velocità di Trenitalia, che collegano il Nord al Sud, sono stati velocemente prenotati, tanto che, per alcuni orari, non ci sono più posti disponibili. Lo stesso vale anche per i collegamenti aerei: il primo volo Alitalia disponibile da Milano a Napoli è il prossimo 10 maggio.

Resta escluso per il momento dal traffico ferroviario Italo. Il vettore privato, infatti, ha sospeso durante il lockdown le sue corse attraverso il Paese: al momento viaggiano solo due treni nella tratta Roma-Venezia mentre la linea Milano-Napoli sarà ripristinata solo il prossimo 21 maggio.

In attesa di una nuova ondata di rientri al Sud, come quella del 7 marzo scorso, i governatori meridionali sono corsi al riparo con largo anticipo. In Campania il presidente De Luca, che aveva minacciato la chiusura delle frontiere in caso di apertura della Lombardia, ha dato il via libera ai rientri ma solo se si rispetta il periodo di quarantena. L’obiettivo, come spiegato dal governatore, è “evitare di mettere a rischio prima di tutto i propri familiari e amici”. Proprio per questo motivo ha chiesto che i controlli vengano fatti prima di tutto a monte per evitare di lasciar partire persone con possibili sintomi da Covid-19.

Una linea simile è stata adottata anche dalla Regione Puglia dove il presidente Michele Emiliano ha imposto un isolamento fiduciario di 14 giorni per chi rientra in Regione. Una misura necessaria per scongiurare il rischio già sventato a marzo. “La nostra ordinanza – ha scritto il presidente della Puglia – è intervenuta prima del lockdown nazionale ed è stata la chiave per evitare il diffondersi dell’epidemia in Puglia. Senza di essa avremmo scritto una storia diversa. Sono tantissimi i pugliesi che invece hanno accolto il nostro appello a non rientrare in Puglia per limitare i rischi, e che dal 4 maggio invece potranno tornare. Per questa ragione a tutela della salute pubblica chi rientra da fuori regione per soggiornarvi dovrà segnalare il proprio arrivo sul modulo online o al proprio medico di famiglia, e osservare 14 giorni di isolamento a casa. È un sacrificio necessario per contenere al massimo i rischi ed evitare di vanificare il lavoro di questi due mesi”.

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