Cortei pro Palestina a Roma e Milano: spunta un manichino di Netanyahu vestito da deportato. Chef Rubio torna in piazza, sulle t-shirt i disegni di Zerocalcare

Un manichino di Netanyahu vestito da deportato, con una stella di David disegnata sul petto. Sulle mani – incatenate – dipinte gocce di sangue. Il fantoccio appare nel corso della manifestazione in sostegno alla causa palestinese in piazza Vittorio a Roma, assieme a tante altre bandiere con i colori rosso, nero, bianco e verde. Sono state circa mille le persone scese nelle strade della Capitale quest’oggi per prendere parte al sit in, ignorando la prescrizione da parte della Questura a rinviare la manifestazione; lo stop deciso a causa delle restrizioni legate alle misure per la sicurezza nel Giorno della Memoria.

Il raduno a piazza Vittorio Emanuele dove, alle 15, era stato indetto il seguito che si sarebbe dovuto concludere a San Giovanni: niente corteo dunque, soltanto sit-in. Tra i mille c’è anche Chef Rubio, che soltanto ieri, intento a protestare nel pomeriggio, era stato fermato dalla Polizia con una tanica di sangue animale in macchina. Fumogeni e disordini: “Nel corso di questi anni – racconta un manifestante all’Agi – ci sono stati tantissimi massacri, tantissime stragi contro il popolo palestinese. Ma la memoria non è esclusiva. Non appartiene a una specie ariana o una specie superiore. Continuiamo anche nei prossimi giorni a scendere in piazza per dire no al genocidio al fianco del popolo Palestinese”.

T-shirt con su i disegni donati da Zerocalcare e la scritta “Ora e sempre resistenza, Palestina libera” vengono messe in vendita: l’idea per raccogliere fondi per Gaza è dell’associazione Walter Rossi. E poi ancora striscioni, tra i più grandi: “Cessate il fuoco, giustizia per la Palestina, pace per due popoli”. Alle 18 circa il termine della manifestazione al grido ‘Palestina libera’, ‘Free free Palestina’.

Tensione e scontri a Milano

Più accentuati i disordini a Milano. Nel capoluogo lombardo i manifestanti sono circa 1200. Anche qui, nonostante i divieti del prefetto Claudio Sgaraglia, centinaia di giovani palestinesi si sono riunite in piazzale Loreto. “Il divieto di oggi ha aggiunto un’ulteriore motivazione per essere in piazza – si ascolta – non protestiamo solo contro il genocidio in atto ma contro la repressione delle lotte. Per questo è cruciale essere in qui. Il giorno della memoria si svuota di significato, non ha senso se non si guarda al presente e al Futuro”. Un corteo non autorizzato inizia a marciare in Via Padova, le Forze dell’ordine in tenuta antisommossa sbarrano la strada, sale la tensione tra lancio di bottiglie, petardi e manganellate, ma alla fine le forze dell’ordine riescono a respingere i manifestanti. Alle 18:30 si scioglie il raduno, il bilancio è di un uomo ferito. Intanto, domani è in programma un’altra manifestazione pro Palestina, ore 15.00.