Nuovo anno, nuovi rincari. Il 2023 parte col piede sbagliato per tanti italiani che si troveranno a fare i conti con una raffica di rincari e conseguente stangata per i loro conti: le varie associazioni di consumatori stimano gli aumenti per un valore medio di 2400 euro a famiglia.

Non c’è solo la benzina, con lo stop al taglio delle accise voluto dall’esecutivo a guida Giorgia Meloni che ha innescato anche polemiche politiche. Sul fronte trasporti va segnalato anche l’aumento dei pedaggi autostradali e il ritocco al rialzo del prezzo di biglietti di autobus e metro.

I trasporti pubblici

A mettere in fila i numeri è Assoutenti: a Napoli il biglietto è già salito da qualche mese da 1 euro a 1,20 euro; a Milano il biglietto dal 9 gennaio costerà 2,20 euro, con un aumento di 20 centesimi. A Parma l’aumento è di 10 centesimi con il costo del biglietto di corsa semplice che passa da 1,50 euro a 1,60 euro. A Ferrara il costo dei bus passa da 1,30 a 1,50 euro, mentre a Foggia dal prossimo marzo il biglietto semplice costerà 1 euro (+10 cent). A Roma, poi, da agosto 2023 il prezzo schizzerà dagli attuali 1,50 euro a 2 euro, con un aumento del 33%.

Le autostrade

Quanto ai pedaggi, le arterie di competenza di Autostrade per l’Italia dal primo gennaio sono aumentate del 2%, con l’aggiunta di un altro 1,34% dal primo luglio prossimo, e con l’eliminazione degli sconti fiscali sul carburante.

Per quanto riguarda i pedaggi, l’Ansa sottolinea (in base alle elaborazioni di Assoutenti) che per andare da Roma (Sud) a Milano (Ovest), ad esempio, il pedaggio sale dai 46,5 euro del 2022 agli attuali 47,3 euro, per poi raggiungere 48 euro a luglio, con un aumento di 1,5 euro. Da Napoli (nord) a Milano si spendevano lo scorso anno 58,6 euro mentre ora servono 59,7 euro e da luglio prossimo 60,5 euro. Per andare da Bologna a Taranto la spesa sale da 55,1 euro a 56,1 euro e da luglio a 56,9 euro.

I carburanti

Sempre sul fronte mobilità e trasporti, l’associazione dei consumatori stima che l’eliminazione del taglio delle accise sui carburanti costerà un aggravio di spesa media pari a 366 euro annui a famiglia, mentre Staffetta quotidiana, quotidiano che si occupa di fonti di energia, rimarca che il costo di benzina e gasolio è salito già di circa 20 centesimi al litro rispetto al 30 dicembre.

L’Rc Auto

Mazzata in arrivo anche per chi dovrà rinnovare l’Rc Auto. Secondo l’Osservatorio Facile.it, sono circa 815 mila gli automobilisti che saranno costretti a pagare di più per la propria assicurazione  hanno causato un sinistro con colpa nei 12 mesi precedenti.

Le tariffe in generale hanno già avuto un rincaro nel terzo trimestre del 2022, raggiungendo una media del 2,5%: un tasso inferiore all’inflazione ma non un aumento definitivo. Secondo Assoutenti potrebbe raggiungere nel 2023 un valore medio del 6 per cento.

I mutui

Come noto il costo del denaro aumentato da mesi dalla Banca centrale europea, che potrebbe alzare fino al 3%, sta avendo ripercussioni sui mutui, in aumento già dagli ultimi mesi dello scorso anno.

Non è un caso se i consigli per chi vuole stipulare un mutuo è di ricorrere al tasso fisso, attualmente intorno al 4%, per evitare così gli aumenti dei costi previsti anche nei prossimi mesi.

Le bollette

Sulle bollette ci sarà un 2023 dai due volti, in base ai dati odierni. Le tariffe dell’elettricità andranno a calare, quelle del gas al contrario non accennano a diminuire.

In particolare per la luce caleranno del 19,5% nel primo trimestre del 2023 rispetto all’ultimo trimestre del 2022, per gli utenti che sono ancora sul mercato tutelato. Sul fronte del gas invece secondo Nomisma Energia è atteso un aumento delle bollette di dicembre del 20% a 1,48 euro al metro cubo.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia