La seconda fase dell'operazione 'London Bridge'
Cosa cambia con la morte della regina Elisabetta II: dalle banconote all’inno, la ‘sostituzione’ col nuovo re Carlo

Se n’è parlato per ore quando a sorpresa, intorno alle 13 di giovedì, Buckingham Palace aveva comunicato la preoccupazione per le condizioni di salute della regina Elisabetta II. Col decesso della sovrana del Regno Unito entra nel vivo quel piano, chiamato “London Bridge”, che si occupa minuziosamente della successione al trono e di come organizzare il periodo di lutto per le istituzioni, che durerà fino ai funerali di Stato previsti probabilmente il prossimo 19 settembre.
Ma nel protocollo c’è spazio anche per quel lungo processo che porterà alla sostituzione della regina come ‘icona’, presente infatti su simboli, sigilli ed effigi, come ad esempio le banconote, le monete, i passaporti, i francobolli.
Per quanto riguarda il denaro in circolazione nel Paese, la Banca d’Inghilterra ha spiegato che dopo i funerali della regina verrà comunicato dettagliatamente come cambieranno monete e banconote. La Bank of England ha comunque rassicurato sulla validità delle sterline attualmente in circolazione con l’effige di Elisabetta II.
Quanto alla diffusione delle ‘nuove’ banconote e monete col volo del figlio Carlo, il nuovo sovrano che ha scelto il nome di Carlo III, le tempistiche non sono ancora note: la Zecca Reale dovrà infatti sottoporre i suoi progetti al Cancelliere dello Scacchiere, ovvero il ministro dell’Economia, e poi al nuovo re per essere approvate. Per il Telegraph Carlo avrebbe già posato per i ritratti necessari a fare da modello. Come da tradizione il profilo di Carlo III sarà nella direzione opposta rispetto a quello della regina Elisabetta II, dunque rivolgendosi verso la sinistra.
Con la morte della regina è già cambiato l’inno nazionale: non è più God Save the Queen, “Dio salvi la regina”, come era stato per gli ultimi settanta anni di regno, ma God Save the King, “Dio salvi il re”. Il ‘nuovo’ inno verrà suonato pubblicamente durante la proclamazione del re, che verrà fatta nei prossimi giorni da un balcone del St. James’s Palace, residenza reale a Londra. Inno che torna dunque alla sua versione originale del 1745.
Il nuovo sovrano dovrà adottare anche una propria bandiera personale. La madre Elisabetta II adottò nel 1960 una bandiera, che la seguiva in ogni suo spostamento, che raffigurava una E gialla circondata da una corona di rose su campo blu.
A cambiare sarà anche il passaporto dei sudditi di Sua Maestà, sui quali verrà scritto His Majesty’s Passport Office, così come dovranno essere sostituite le cassette della posta, molto diffuse nel Paese anche se poco utilizzate. Quelle attuali, rosse, hanno impresso il sigillo reale costituito dalla corona di Sant’Edoardo e un monogramma con le lettere E e R, per Elizabeth e Regina. Il nuovo sovrano Carlo III adotterà il proprio sigillo, che poi comparirà anche sui documenti ufficiali di Buckingham Palace e sugli elmetti della polizia.
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