«Il nostro obiettivo è chiaro e semplice. Uno: andare avanti con l’agenda Draghi. Due: andare avanti con il metodo Draghi, quello del buonsenso e del buongoverno. È la capacità di dire dei ‘sì’ e dei ‘no’ in modo netto. E possibilmente avere Draghi come presidente del Consiglio. Infine, il nostro programma è attuare le riforme previste dal Pnrr». Il leader di Azione Carlo Calenda presenta con queste parole al Senato il programma elettorale della lista frutto dell’accordo tra Azione e Italia Viva, di cui è ‘front- runner’.
Calenda conferma la sua candidatura a Roma e annuncia che che le liste saranno definite entro domani. Il numero uno di Azione va poi all’attacco di centrodestra e centrosinistra: «In mezzo a proposte mirabolanti e assurde nessuno parla più del Pnrr, perché è ordinario – afferma – Noi promettiamo di non promettere: flat tax, presidenzialismo, 10 mila euro ai diciottenni, case, dentiere, pensioni anticipate: la proposta della Lega di quota 41 costa 65 miliardi di euro. Gli italiani sanno perfettamente che sono tutte balle». Dall’altra parte «basta con i no a tutto: ai rigassificatori, alle infrastrutture, ai termovalorizzatori ma anche ai campi eolici offshore. Basta con un ambientalismo ideologico che spinge le aziende a trasferirsi nei paesi dove possono inquinare».
«Tutti i riferimenti all’agenda Draghi – prosegue Calenda – si sono dissolti, anche da parte di Letta che ne aveva fatto un cavallo di battaglia. Voglio dire agli elettori del Pd che 5 minuti dopo le elezioni si rialleeranno con i 5 stelle». Calenda si è poi detto convinto che «nessuna delle coalizioni di destra e di sinistra che si presenta alle elezioni sarà in grado di governare il Paese». E rivolgendosi agli elettori dice: «Non esiste il voto utile perché sono in campo quattro coalizioni, non due». «Italia Viva e Azione – assicura Calenda – oggi sono l’unica forza politica ad avere la stessa collocazione in Europa. Abbiamo fatto un accordo per costruire gruppi unici e avviare la costruzione di un grande partito liberale, popolare e riformista immediatamente dopo le elezioni».
Alla presentazione del programma era assente Matteo Renzi. Ma Calenda assicura che «faremo una grande iniziativa insieme a Milano, stiamo fissando la data, oggi non poteva, non è tattica. Nostri rapporti difficili a partire dal Conte 2, Renzi ha fatto un gesto di grandissima generosità mettendosi di lato e dicendo a me di correre».