Momenti di follia nella stessa area di servizio dove morì Gabriele Sandri
Cosa è successo sull’A1, scontro tra tifosi di Napoli e Roma in autostrada: “Ipotesi appuntamento nell’area di servizio”
Il panico è scattato poco dopo le 13 sull’Autostrada del Sole tra Monte San Savino e Arezzo. Circa trecento tifosi, per metà del Napoli e l’altra della Roma hanno dato il via agli scontri nell’area di servizio Badia al Pino, tristemente già nota per altri tafferugli tra tifosi dove perse la vita Gabriele Sandri, 26enne che si trovava nell’area di servizio in attesa di alcuni amici per raggiungere Milano per il match Inter-Lazio. Tutto si è consumato nel giro di poche ore: gli scontri, il traffico completamente paralizzato, l’intervento della polizia. Un tifoso romanista è rimasto ferito da arma da taglio, non è chiaro se con un coltello o con una bottiglia di vetro rotta. E’ stato portato al pronto soccorso in codice giallo.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, c’è l’ipotesi che tifosi di Napoli e Roma si fossero dati appuntamento in un’area di servizio nel tratto aretino dell’A1 all’origine degli scontri. E’ quanto si apprende dalla questura di Arezzo che precisa così le prime indicazioni fornite che parlavano di un agguato teso dai tifosi napoletani ai romanisti. Gli ultras del Napoli erano diretti a Genova per la sfida a Marassi contro la Sampdoria in programma alle 18 mentre i tifosi giallorossi erano attesi a Milano dove si terrà alle 20.45 a San Siro l’incontro tra il Milan e la Roma. Consapevoli della coincidenza della presenza dei tifosi delle due squadre sullo stesso tratto stradale, proprio per il timore di scontri il servizio di ordine pubblico all’area di servizio di Badia al Pino era stato potenziato così come all’autogrill Arno. In un primo momento si era detto che a far scattare le violenze erano stati i tifosi campani che dopo aver incrociato i romani gli avevano iniziato a lanciare oggetti, sassi e bottiglie. I giallorossi avevano allo stesso modo risposto alle provocazioni. Ma potrebbero invece essersi dati appuntamento. Le indagini sono in corso per capire come siano andate le cose e stabilire le responsabilità.
Da alcuni video in rete si vede il momento in cui le due tifoserie della Roma e del Napoli entrano in contatto proprio nell’autogrill, vicino ai distributori di benzina. I tifosi si muovono in gruppo, indossano felpe e giubbotti neri, molti sono travisati con cappucci e sciarpe. Si sentono urla e il rumore dei sassi lanciati e dei lacrimogeni. In un altro video postato in rete da un automobilista si vedono gruppi di tifosi, sempre col volto coperto e vestiti di nero, correre in gruppo lungo la carreggiata dell’autostrada tra Monte San Savino e Arezzo. Si distinguono anche i fumi e il bagliore dei lacrimogeni lanciati dagli ultrà. In altri video postati in rete si vedono gruppi di tifosi, sempre travisati e vestiti di nero, stazionare ai margini dell’area di servizio e lanciare bastoni e lacrimogeni da una parte all’altra dell’autostrada e contro le auto in transito sull’A1. Nelle immagini si vedono gruppi di ultrà armati di bastoni aggirarsi tra i distributori di benzina e tra gli automobilisti dell’autogrill. A Repubblica una testimone ha raccontato: “I tifosi sono scesi dalle macchine, erano in mezzo all’autostrada, tutti incappucciati e vestiti di scuro. Avevano bastoni e lanciavano petardi e fumogeni verso l’area di servizio. Siamo riusciti a superarli e siamo scappati. Io e mio marito stavamo tornando dalla settimana bianca, in macchina ci sono anche i nostri figli, due bambini piccoli. Avevamo paura che ci arrivasse qualcosa addosso e siamo andati via il più velocemente possibile”.
Un tifoso romanista è rimasto ferito, è al momento l’unico. Secondo quanto appreso da fonti di polizia, sarebbe rimasto ferito in modo lieve da un’arma da taglio. Non c’è stato per lui alcun intervento dei sanitari inviati dal 118: da quanto appreso si sarebbe recato autonomamente all’ospedale San Donato di Arezzo in codice giallo. Ma sarebbe potuta andare molto peggio. Intanto l’autostrada è stata chiusa e poi riaperta ma sono bastate poche ore per far formare code fino a 15 chilometri.
Finita la follia, i tifosi di entrambe le squadre sono stati fatti ripartire. Secondo quanto spiegato all’Ansa da fonti della polizia le persone sono state fatte risalire sui mezzi posti sotto scorta. Intanto la Digos di Arezzo sta esaminando le riprese delle telecamere di videosorveglianza per individuare le persone coinvolte negli Scontri ed attribuire le responsabilità di quanto accaduto. Resta l’amarezza per uno violenza immotivata in una giornata gioiosa di campionato di calcio.
“Quando sono arrivato io il peggio era passato ma c’erano vasi rotti ed oggetti per terra che che testimoniavano l’accaduto. Abbiamo poi provveduto con i colleghi a ripulire. La paura però è stata tanta”, ha raccontato all’Ansa uno degli addetti alla ristorazione dell’area di servizio di Badia al Pino est. “La polizia sta attivamente lavorando per arrivare ad identificare quanto prima i responsabili di un atto che ha messo in pericolo la sicurezza della circolazione e causato un enorme disagio in un’arteria fondamentale per la nostra viabilità”: cosi il procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi. Intanto i sindaci delle due città delle squadre condannano lo spiacevole episodio: “Gli Scontri in autostrada tra tifosi del Napoli e della Roma sono inaccettabili. Ci auguriamo che le forze dell’ordine identifichino e puniscano come meritano i responsabili. Questi non sono veri sportivi! Roma e Napoli sono città amiche che dicono No ad una violenza senza senso“, hanno scritto su Twitter Roberto Gualtieri e Gaetano Manfredi.
La morte di Gabriele Sandri nello stesso Autogrill nel 2007
Gli scontri tra tifosi romanisti e napoletani si sono verificati nella stessa area di servizio, Badia al Pino, dove fu ferito a morte Gabriele Sandri, supporter della Lazio. L’omicidio avvenne l’11 novembre 2007: l’agente Luigi Spaccarotella sparò un colpo di pistola sull’autostrada A1 presso Badia al Pino (Arezzo) nel tentativo di disperdere gli scontri tra tifosi juventini e laziali. Il colpo raggiunse il 26enne Gabriele Sandri che si trovava nell’area di servizio in attesa di alcuni amici per raggiungere Milano per il match Inter-Lazio.
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