Saranno sicuramente le ricostruzioni giornalistiche ad alimentare le contraddizioni ma si fa fatica a comprendere quale sia il vero pensiero della Premier Meloni sul dossier immigrazione. Se è chiaro che ha difeso il governo rispetto agli attacchi delle opposizioni sulla presunta inadeguatezza della macchina dei soccorsi nella tragedia di Cutro, non è altrettanto chiaro il suo posizionamento sulla tematica complessiva.

È per la linea dura a prescindere o intende farsi portavoce anche in Europa di un’apertura su alcuni aspetti delle politiche sull’ accoglienza a fronte di quello che sta capitando nel mondo? Ed ancora, cosa pensa esattamente rispetto al bisogno di immigrati certificato dalle richieste del settore agricolo ed industriale che comunque hanno portato ad aumentare le quote del decreto flussi? A dire la verità, la gestione dell’immigrazione, fino ad oggi, è stata più caratterizzata dagli slogan elettorali, meno da una politica organica di largo respiro (forse anche per la intermittenza dei governi). In sintesi, il centrodestra ha sempre fatto passare il messaggio che è per stringere le maglie (con la Lega che ci tiene a marcare la posizione più estrema) e la sinistra per allargarle. Ciascuno, sempre geloso dei propri voti e/o del proprio spazio politico.

Eppure, una vera leadership passa attraverso il superamento di questi steccati. Ed è la Meloni la leader che ha raccolto il consenso popolare per interpretare un centrodestra moderno. Ad esempio, andrebbe detto apertamente che oggi c’è bisogno di più lavoratori stranieri in alcuni settori e che l’approccio deve essere quello di utilizzare anche l’immigrazione (qualificandola) per far crescere la nostra economia. Occorrerebbe prendere atto che la eccessiva lentezza e burocratizzazione nel concedere i permessi a chi ne ha diritto non è un bene. Poi, c’è la questione soccorso a chi è in mare dove va rivendicato a chi lancia i peluche che l’Italia ha sempre fatto e farà la sua parte e che gli incidenti possono capitare sotto tutti i governi.

Uguale chiarezza si deve utilizzare per pretendere il rispetto delle regole sulla registrazione, adeguata assistenza e rimpatrio degli irregolari nonché, come è stato fatto, sulla lotta agli scafisti (Ong comprese). La Premier, insomma, dovrebbe liberarsi dalla morsa di chi la tira per la giacchetta pensando al proprio orticello politico e mettere in campo un programma articolato. I provvedimenti adottati andrebbero inseriti e spiegati in questo contesto.