Da una parte le battute di Fiorello sulla presunta innocenza dei vertici Mediaset sui fuorionda di Andrea Giambruno lanciati da Striscia la Notizia, dall’altra l’elaborazione del dolore di una donna, prima che premier, che nell’ultimo fine settimana ha deciso di non presenziare alla festa del suo partito, Fratelli d’Italia, sul primo anno di governo, restando a casa con la figlia dopo il vertice in Egitto sulla guerra a Gaza.

Su cosa ci sia da festeggiare dopo un anno di governo ancora non si è capito, considerato il periodo assai complicato che vive l’Italia e l’Europa in questa delicata fase internazionale, fatto sta che Meloni ha mandato un video di sei minuti ai suoi aficionados, raccolti al Teatro Brancaccio di Roma, dove, tre le altre cose, sottolineava che “anche io sono un essere umano”. Meloni che ha preferito restare a casa “con la figlia”, come ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto dal palco, dopo l’ impegnativa giornata di ieri tra Il Cairo e Tel Aviv e dopo i difficili giorni della separazione dal compagno Andrea Giambruno.

Sulla vicenda del giornalista di Rete 4, Fiorello è tornato a ironizzare. La seconda settimana di ‘Aspettando Viva Rai2’, che inizierà dal 6 novembre al Foro Italico, è iniziata con lo showman che ha così commentato le parole di Pier Silvio Berlusconi, anche se nei giorni scorsi sono emerse versioni diverse: “Pier Silvio Berlusconi dice ‘non sapevo nulla del servizio di Striscia’. Lo conosco da quando era piccolo, è una persona onesta: a quell’ora guarda ‘Un Posto al Sole’. Tra l’altro mi dice spesso che vorrebbe portare la soap in Mediaset, ma che la Rai non la molla”. Fiorello ha poi rincarato la dose nella ormai consueta telefonata finta con Meloni con annessa battuta sul Pd. In chiusura, ha letto un lancio di una agenzia di stampa: “La Meloni è stata in Egitto e ha detto ‘cammino a testa alta, rappresentiamo l’Italia con la schiena dritta’. Insomma, più che politica sembra osteopatia…”.

Le parole di Giorgia Meloni: “Sono una persona libera”

“Io sono una persona libera, lo sarò nonostante tutto, e cercherò di fare sempre ciò che devo”. Queste le parole di Meloni nel video inviato in occasione dell’anniversario del suo governo. “La libertà non consiste nel fare ciò che ci piace, ma nell’avere il diritto di fare ciò che si deve” ha ricordato la premier che un anno fa giurava da presidente del Consiglio al Quirinale, davanti alla figlia e al compagno.

Cosa rischia Andrea Giambruno

Andrea Giambruno, invece, è altrove, “distrutto” assicura chi lo conosce bene, in attesa delle decisioni di Mediaset sul suo futuro lavorativo che arriveranno nei prossimi giorni. Il giornalista e conduttore della rubrica Diario del giorno di Rete 4 dal 20 ottobre si è autosospeso per una settimana, in accordo con la direzione di testata, dopo la diffusione dei fuorionda sessisti da parte di Striscia la Notizia e la successiva rottura con Giorgia Meloni annunciata via social dalla premier. In caso di procedura disciplinare il primo step è una lettera di contestazione, con il coinvolgimento degli organi sindacali; il destinatario può rispondere con le controdeduzioni e al termine dell’iter possono scattare le sanzioni, che arrivano fino al licenziamento.

Sotto la lente in particolare, le possibili violazioni del Codice etico, che all’articolo 8 recita che “il Gruppo Mediaset rifiuta ed esclude ogni forma di sfruttamento dei lavoratori, salvaguarda gli stessi da atti di violenza psicologica e contrasta qualsiasi atteggiamento o comportamento lesivo della persona e/o discriminatorio posto in essere in base a sesso, età, razza, lingua, nazionalità, religione, condizioni personali e sociali, orientamento sessuale, opinioni politiche e sindacali”. Inoltre il Gruppo “esige che nelle relazioni di lavoro non sia dato luogo a molestie o ad atteggiamenti comunque riconducibili a pratiche di mobbing o simili, che sono tutti, senza eccezione, proibiti”. In caso di procedura disciplinare, non ancora decisa, il primo atto abitualmente è una lettera di contestazione, con il coinvolgimento degli organi sindacali; il destinatario può rispondere con le controdeduzioni e al termine dell’iter possono scattare le sanzioni, che arrivano fino al licenziamento.

 

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