Dopo giorni di trattative Kiev l’avrebbe spuntata: tra qualche giorno il Paese invaso dalla Russia ormai quasi un anno fa, il 24 febbraio 2022, dovrebbe disporre di nuove armi, bombe di piccolo diametro lanciate da terra, GLSDB, Groun Launched Small Diameter Bombs. In arrivo dagli Stati Uniti. Fornitura significativa se si considera che questi ordigni sono in grado di colpire un bersaglio fino a 150 chilometri “entro un metro di raggio e con un’angolazione a 360 gradi” secondo quanto si legge sulla pagina ufficiale del produttore, la Saab. La fornitura permetterà a Kiev di avere una nuova arma capace di raddoppiare il raggio di gittata dei sistemi missilistici attualmente a disposizione di Kiev, gli Himars.

A due settimane dal via libera delle forniture di carri armati da Germania, Regno Unito e dagli stessi USA ecco un’altra fornitura per Kiev. Il conflitto è arrivato al 344esimo giorno. L’epicentro del fronte orientale, dove si combatte più ferocemente, resta la città di Bakhmut. L’obiettivo della Russia è quello di circondarla. “I russi stanno radendo al suolo Bakhmut, è una rovina totale, stanno uccidendo chiunque riescano a trovare”, ha scritto su Telegram il capo militare della regione di Donetsk Pavlo Kyrylenko.

È ufficiale intanto il vertice Ucraina-Ue in programma venerdì a Kiev. Per Volodymyr Zelensky un'”opportunità per l’integrazione”. Il Presidente ucraino avrebbe intenzione di presentare alle Nazioni Unite, il prossimo 24 febbraio, giorno dell’anniversario dell’invasione, un piano di pace in dieci punti che esclude concessioni territoriali agli invasori.

Glsdb è una munizione precisa, pesante circa 90 chili, motorizzata e accoppiata con un sistema di lanciarazzi multiplo, l’M26 Multiple Launch Rocket System (MLRS), che consente all’arma di colpire bersagli di vario tipo quasi in simultanea. Costano circa 40mila dollari l’una. Sono utilizzabili in qualsiasi condizione meteo, a qualsiasi ora del giorno, possono andare oltre gli 80 chilometri di gittata dei lanciarazzi americani Himars al momento a disposizione dell’Ucraina. Permetterebbero di colpire fino oltre le linee del fronte, anche nella penisola di Crimea occupata da Mosca nel 2014. E quindi basi, linee logistiche, concentramenti di truppe. Gli arsenali americani ne avrebbero a disposizone un surplus dopo il ritiro dall’Afghanistan.

Il gruppo svedese ha realizzato il nuovo sistema in collaborazione con Boeing, sviluppando la GBU-39/B Small Diameter Bomb (SDB), la bomba della compagnia americana montata sui caccia militari. La scelta di Washington è considerata dagli analisti una sorta di compromesso: Kiev chiede con insistenza i sistemi ATacMS (Army Tactical Missile Systems), missili superficie-superficie tattici a corto raggio Srbm, che hanno un raggio d’azione fino a 300 chilometri, dal costo stimato oltre un milione di dollari. Gli USA vogliono evitare attacchi diretti al territorio russo e quindi un’ulteriore escalation della guerra. I GLSDB possono allora considerarsi una sorta di via di mezzo.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.