Nella puntata di stasera di Inside, nel programma dalle Iene, verrà esaminato attentamente il caso dell’omicidio di Serena Mollicone, avvenuto nel piccolo paese di Arce, provincia di Frosinone. L’inchiesta, capitanata da Veronica Ruggeri e Alessia Rafanelli, sta per gettare nuova luce su questo tragico evento che nonostante gli anni trascorsi e una sentenza di primo grado, continua a sfuggire a una risoluzione completa.

La scomparsa

Serena Mollicone, una studentessa di 18 anni dell’ultimo anno del liceo socio-psico-pedagogico “Vincenzo Gioberti” di Sora, ha perso la vita in circostanze sconcertanti. La sua scomparsa, avvenuta nel 2001, è stata seguita da un ritrovamento macabro due giorni dopo in un boschetto, con evidenti segni di violenza.

Quel venerdì 1º giugno 2001, Serena si era recata presso l’ospedale di Isola del Liri per un esame radiografico. Dopo la visita medica, conclusasi alle 9:30, aveva fatto l’acquisto di quattro porzioni di pizza e altrettanti cornetti in una panetteria vicino alla stazione, lasciando supporre un incontro imminente con altre persone. Gli investigatori hanno ipotizzato che in seguito avesse preso l’autobus per Arce. L’ultimo avvistamento di Serena è avvenuto in piazza Umberto I. In quella giornata, Serena avrebbe dovuto rientrare a casa entro le 14, incontrare il suo ragazzo e dedicarsi nel pomeriggio alla stesura della tesina per l’esame di maturità. Tuttavia, non avendo ricevuto alcuna notizia da lei, sono scattate le ricerche.

Il corpo ritrovato

Il suo corpo è stato ritrovato senza vita due giorni dopo, il 3 giugno, verso le 12:15, da una squadra della Protezione Civile nel boschetto di Fonte Cupa ad Anitrella, frazione di Monte San Giovanni Campano, situato a 8 km da Arce. Questa zona era stata già ispezionata il giorno precedente da alcuni carabinieri, ma senza notare nulla di particolare. Il corpo di Serena giaceva tra gli arbusti, coperto da rami e foglie, nascosto dietro un grande contenitore metallico abbandonato. Presentava una vistosa ferita vicino all’occhio sinistro, con la testa avvolta in un sacchetto di plastica, mentre mani e piedi erano legati con scotch e fil di ferro. Il naso e la bocca apparivano avvolti da diversi strati di nastro adesivo, suggerendo l’ipotesi che la morte fosse avvenuta per asfissia.

La ricostruzione

Il processo di secondo grado attualmente in corso vede come imputati principali l’ex maresciallo dei carabinieri Franco Mottola e suo figlio Marco, entrambi accusati dell’omicidio. Gli accertamenti del RIS hanno rivelato che l’omicidio si è verificato all’interno della caserma dei Carabinieri di Arce, aggiungendo un tassello inquietante al puzzle. Ma la sentenza di primo grado, emessa nel 2022, ha assolto tutti gli imputati, provocando indignazione e sollevando dubbi sulla correttezza delle indagini e sulla possibile interferenza esterna nel processo. Il verdetto ha non solo solo ha lasciato la famiglia Mollicone senza giustizia, ma ha anche generato interrogativi sulla trasparenza dell’indagine. Inside promette di svelare ulteriori dettagli stasera su questo enigma irrisolto. In onda stasera su Italia 1

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