Jannik Sinner positivo al doping. La notizia è stata annunciata dallo stesso tennista, confermando però che un’indagine indipendente dell’Itia, l’agenzia antidoping del tennis mondiale, lo ha scagionato per una “assunzione inconsapevole”. Colpa di una sostanza usata dal suo fisioterapista. La sostanza riscontrata nel n.1 del tennis mondiale era un metabolita del Clostebol, uno steroide anabolizzante.

Cos’è il Clostebol, lo steroide anabolizzante per cui è risultato positivo Sinner

Il clostebol è solitamente utilizzato come clostebol acetato. Il 4-cloro derivato dal testosterone era stato utilizzato anni fa dagli atleti della Repubblica Democratica Tedesca per aumentare le prestazioni fisiche.

La composizione del Clostebol e per cosa si usa

Chimicamente è simile al testosterone. A variare è solo la presenza di un atomo di cloro, che impedisce la conversione in diidrotestosterone e in estrogeno. Il Clostebol è spesso utilizzato come crema per uso topico per rigenerare il tessuto cutaneo, per la cura di abrasioni, ulcere cutanee e ragadi per favorirne la cicatrizzazione sfruttando l’effetto anabolizzante.

Sinner nel marzo scorso, nel corso del torneo di Indian Wells, è stato sottoposto per due volte a test antidoping che hanno rilevato la positività a un metabolita del Clostebol, a distanza di 8 giorni l’uno dall’altro. La decisione di un tribunale indipendente di giudicare innocente Sinner è arrivata il 15 agosto ed “è appellabile dalla Wada e dalla Nado“, ovvero dall’agenzia antidoping mondiale e da quella italiana.

Redazione

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