Cos’è l’acufene: cause, sintomi e rimedi del disturbo all’orecchio di cui soffre Caparezza

Caparezza soffre di acufene. Il cantante – nome d’arte di Michele Salvemini, protagonista della musica italiana degli ultimi anni con il rap crossover tra generi – lo aveva dichiarato anni fa, ne aveva cominciato a parlare nel suo album Prisoner 709. Al Resto del Carlino ha dichiarato che a causa di questo disturbo farà altri venti concerti e poi si fermerà. “Soffrendo di acufene e ipoacusia non posso più fare lunghi giri di concerti come accadeva in passato. In questi sette anni di difficoltà ho incontrato tanti colleghi che m’hanno detto senti questo, fatti vedere da quello, io l’ho fatto ma non è cambiato alcunché. Così ho smesso di cercare cure miracolose per il mio deficit uditivo”.

Gli acufeni, definiti anche come tinniti, sono dei disturbi uditivi che si manifestano in assenza di uno stimolo sonoro esterno. Qualcosa di simile a un fischio, un ronzio o uno scampanellio. Possono essere deboli o forti, continui o intermittenti. Quando il disturbo interessa un solo orecchio è detto acufene unilaterale, quando è percepito da entrambe le orecchie è detto acufene bilaterale.

Si legge sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità che circa il 15% degli italiani afferma di averne sofferto almeno una volta in vita. “La sensazione può essere simile a un ronzio elettrico di sottofondo, allo scorrere dell’acqua, a un cinguettio, al fischio di una pentola a pressione, al suono di grilli o cicale, più raramente a una musica o a un canto – si legge ancora – In alcune persone, si manifesta con tale intensità da ostacolare seriamente l’udito e la concentrazione, ripercuotendosi negativamente anche sulla qualità della vita e sulle relazioni sociali”.

L’acufene è definito più come un disturbo che come una malattia. Quando diventa cronico può causare conseguenze di natura psicologica che possono degenerare in disturbi psichici rilevanti. Si può manifestare all’improvviso o gradualmente. Le cause non sono certe: potrebbe essere dovuto a danni interni all’orecchio, a malattie del sistema circolatorio, alla perdita progressiva dell’udito, all’esposizione ripetuta a rumori forti e volumi molto alti, all’accumulo di cerume, infezioni, otiti, sindrome di Ménière, otosclerosi o forte stress.

Cause più rare sono considerati traumi alla testa, esposizioni a rumori improvvisi e molto forti, anemie, reazioni ad alcuni farmaci, pressione alta, diabete, disturbi della ghiandola tiroidea, morbo di Paget. Non esistono terapie specifiche per la cura ma solo alcuni interventi che possono risolvere o alleviare il disturbo. Nei casi più gravi vengono prescritti farmaci antidepressivi per alleviare i fastidi. Quando gli acufeni sono il segnale di un’altra malattia, la sua cura può contribuire ad alleviarli. Per prevenire l’insorgere dei sintomi e del disturbo è utile non esporsi a rumori molto forti, indossare protezioni sulle orecchie, tenere sotto controllo la pressione, mantenere pulite le orecchie per evitare formazione di tappi di cerume. Si rimanda alla pagina Iss dedicata per maggiori informazioni.

“Lì per lì, quando ho scoperto di non poter più ascoltare la musica in cuffia, sono andato in crisi, pensando al mio corpo come a una prigione. Così ho provato di tutto, pillole, iniezioni, psicoterapia, ma alla fine ho capito che dovrò semplicemente tenermelo e magari pensare ad altro, distrarmi”, ha dichiarato Caparezza nell’intervista al quotidiano. L’ipoacusia invece è un altro disturbo dell’udito che si manifesta quando non si sentono bene i suoni e non si percepiscono bene le parole. Colpisce soprattutto le persone anziane a causa dell’invecchiamento dell’organo uditivo.