Ho scritto diversi articoli, post sui social e mi sono confrontato con tante persone. Nel libro Il mio Zibaldone. Riflessioni sull’impatto sociale, politico e psichico durante il lockdown ai tempi del Covid-19 ho raccolto tutti questi contenuti nel periodo più critico del lockdown che va da marzo a maggio 2020.

È un libro in cui parlo di me stesso, è un mio tentativo di avvicinare i miei due mondi: il primo è il mondo del sociale, visto che da 13 anni sono presidente di Sfizzicariello, una cooperativa sociale che si occupa di inserimento lavorativo e inclusione sociale di persone con disagio psichico nella gastronomia; il secondo è la mia vita politica, che inizia venti anni fa come segretario di sezione dei Democratici di sinistra al Vomero e prosegue fino a ai giorni nostri che mi vedono presidente di Sudd il cui presidente onorario è l’ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino.

Ho sempre pensato che il lavoro che faccio con lo Sfizzicariello avesse un forte impatto sociale e politico nel napoletano e nel mondo delle famiglie che soffrono una propria vicenda di salute mentale e soprattutto di solitudine. Cito un estratto che è molto attuale: «In queste ore in cui sto scrivendo, sembra che tutto quello che avevo previsto in questo Zibaldone nei mesi di marzo, aprile e maggio si stia avverando e riproponendo. Ritornano le ordinanze e i dpcm più confusi e incomprensibili del solito. Si continua a non parlare con le forze sociali e le persone e il clima stavolta è molto più rassegnato e incattivito. Prevedo situazioni al limite, che a mio avviso genereranno forme di violenza. Gli stessi sfizzicarielli, alla notizia che forse un loro compagno era stato in contatto con un infetto di Covid, dalla paura estrema stanno diventando sempre più aggressivi nei toni e non inclusivi nel comportamento. Cerchiamo con Lisa e mia madre Lina di contenere questi atteggiamenti, ma stesso le loro famiglie sono sconvolte dalla paura. Penso che andremo incontro a un Natale davvero triste e complicato, pieno di incognite e di caccia alle streghe».

Vuole essere anche uno stimolo per una discussione aperta, nel rispetto reciproco, su una nuova classe dirigente, non solo politica. In questo periodo è aumentata di molto la sofferenza delle persone. Spesso sento sempre parlare male degli adolescenti che vengono additati il capro espiatorio della diffusione del virus e dei quali non si comprende la profonda disperazione in un’età in cui, di contro, dovrebbero conoscere e formarsi. Allo Sfizzicariello, stiamo cercando di reagire alla situazione facendo incontri sulle piattaforme digitali, ma è davvero complicato. Dopo tutto il lavoro, più che decennale, per farli uscire di casa, adesso ci troviamo paradossalmente a chiedere loro di rimanervi.

Da maggio abbiamo riaperto la nostra attività, anche se nel concreto solo da settembre, viste le varie restrizioni che hanno ridotto i nostri incassi, e con fatica cerchiamo di continuare le nostre attività inclusive. Però non tutti gli sfizzicarielli stanno venendo. Se le istituzioni continuano a mandare messaggi confusi e non rispettando i loro ruoli, senza rendere prioritaria la relazione e la reciprocità, il 2021 sarà ancora peggiore di quest’anno e temo che molti dei nostri soci e famiglie più fragili possano non più partecipare alle nostre attività.