La situazione della pandemia nel mondo
Covid, allarme variante inglese in 60 Paesi. Record di morti nel Regno Unito: 1.820 in un giorno
La variante inglese di coronavirus è stata rilevata in almeno 60 Paesi. Lo riferisce l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) nel bollettino settimanale, che getta nuove ombre sulla lotta di tutte le nazioni del mondo contro il Covid.
Tra i Paesi che hanno segnalato casi della variante identificata per la prima volta nel Regno Unito ci sono Stati Uniti, Russia, Brasile, India e Spagna.E proprio il Regno Unito fa segnare un nuovo triste record di vittime legate al coronavirus, con 1.820 decessi in 24 ore. Appena ieri il record precedente, 1.610. Sono quasi 39mila i nuovi casi in un solo giorno. Tra le decisioni sulle restrizioni nella vicina Irlanda, oggi è stata annullata a Dublino la parata per il giorno di San Patrizio, prevista per il 17 marzo.
Mentre l’Olanda sta pensando a un coprifuoco generalizzato, per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale, tra le 20.30 e le 4.30. Nel giorno dell’insediamento del nuovo presidente Usa, Joe Biden, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, lancia un appello: “Non vedo l’ora di vedere il governo degli Stati Uniti unirsi al nostro impegno comune” nella lotta alla pandemia. “Proporremo agli Stati Uniti di intensificare il nostro lavoro sulla prevenzione, la preparazione e la risposta sanitaria – al vertice del G20 sulla salute a Roma a maggio”.
Per quanto riguarda la guerra alla diffusione del virus, von der Leyen sottolinea: “La chiusura totale delle frontiere in questa situazione non ha senso. Danneggia il funzionamento del nostro mercato unico. E non è efficace quanto le misure mirate. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di un approccio comune per test, tracciamento, viaggi e frontiere. E la Commissione ha messo tutto sul tavolo per garantire che possiamo farlo”. Ma è soprattutto sui vaccini che si deve puntare: “Dobbiamo essere più veloci nella vaccinazione. Il ritmo in Europa è ancora troppo diverso. Dobbiamo aiutare le aziende ad aumentare la capacità produttiva. E dobbiamo monitorare da vicino la diffusione delle nuove varianti del virus”. In ogni caso però, “rimanere uniti sui vaccini, come 27 Stati membri, è stata la scelta giusta. Se qualcuno ha dei dubbi, li esorto semplicemente a guardare l’elenco dei primi 50 Paesi al mondo che hanno vaccinato la percentuale più alta della loro popolazione. Tutti i 27 Stati membri figurano in questo elenco”.
Sempre sul fronte vaccini, il Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif) ha presentato la domanda per la registrazione dello Sputnik V all’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali. Lo ha comunicato l’Ema, spiegando che “la decisione dell’Agenzia europea per i medicinali di concedere la registrazione allo Sputnik V sarà presa a seguito di una serie di revisioni di esperti”. Infine, continua a peggiorare la situazione della Cina: Pechino ha registrato sette nuovi casi, nel nord del Paese oggi sono stati segnalati 81 nuovi casi in tre province. Nella capitale sono anche stati trovati due casi della nuova variante inglese. (LaPresse)
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