Dal primo giorno del prossimo mese tutti gli italiani con almeno 18 anni potranno ricevere la terza dose del vaccino anti-Covid, se sono passati almeno 5 mesi da quando è stata loro somministrata la seconda. Se da una parte il governo stringe le misure per contenere l’aumento dei contagi, dall’altra accelera la campagna vaccinale. Prima riducendo da 6 a 5 mesi l’intervallo tra il completamento del primo ciclo e la somministrazione del cosiddetto ‘booster’, poi dando il via libera a tutti i maggiorenni: “Da oggi è possibile avere il richiamo a 5 mesi e ci apprestiamo a una ulteriore modifica: dal primo dicembre allargheremo la platea anagrafica della dose di richiamo. Sarà possibile la dose richiamo sopra i 18 anni“, ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Ad oggi sono poco meno di 5 milioni gli italiani che hanno ricevuto la terza dose tra cui circa 764.394 persone immunocompromesse. Un numero ancora insufficiente che si scontra con l’esigenza di rafforzare la protezione del virus nella popolazione prima che la nuova ondata pandemica arrivi al suo picco. Dopo i 6 mesi la protezione dal rischio di infezione, infatti si riduce a poco sopra il 50%. Anche per questo, il ministro Speranza ha annunciato che “la durata del Green pass sarà di 9 mesi“, non più di un anno come finora previsto.

L’altra novità in ambito vaccinale prevista nel nuovo decreto è l’estensione dell’obbligo a nuove categorie: “Al personale non sanitario che lavora nel resto del comparto salute, alle forze dell’ordine e ai militari, e a tutto il personale scolastico“, ha spiegato ancora Speranza. “L’estensione dell’obbligo interesserà anche la terza dose”, ha chiarito il ministro della Salute.

Redazione

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