“Abbiamo fatto 23 milioni booster. Abbiamo numeri che ci pongono ai primissimi posti in Europa. Anche le prime dosi sono in aumento: abbiamo toccato le 70mila al giorno e 15 mila per gli over 50″. Non nasconde la soddisfazione per l’andamento della campagna vaccinale il generale e commissario straordinario all’emergenza Covid Francesco Figliuolo, ospite questo pomeriggio al programma Mezz’ora in più su Rai3.

La barriera del vaccino

Figliuolo, che sottolinea come l’arrivo della variante omicron di Covid-19 abbia “scombussolato molto tutti i piani”, rassicura come nonostante l’aumento dei contagi, legati però alla media di oltre un milione e duecentomila tamponi al giorno, si osservi a livello clinico una crescita lineare dell’ospedalizzazione e della terapia intensiva. Il commissario straordinario ha ricordato che soprattutto chi non è vaccinato rischia di finire in terapia intensiva: “come segnalato dall’Istituto Superiore di Sanità – ha detto Figliuolo – senza vaccino si ha una probabilità di oltre 25 volte superiore” di essere ricoverati in terapia intensiva.

Per questo è importante immunizzarsi. Per Figliuolo, “se confrontiamo i dati di oggi con quelli dell’anno scorso, osserviamo che con un decimo dei contagi avevamo quasi il doppio di ospedalizzazioni e terapie intensive. Ciò significa che la barriere dei vaccini ha funzionato: nei 120 giorni la barriera tiene molto“, ha detto il generale, che ha poi ha precisato come sia stato attuato un piano per accelerare l’immunizzazione della popolazione italiana. “Ieri ho inviato alle Regioni una circolare per attivare delle finestre straordinarie di vaccinazioni per gli over 50”, ha detto il commissario all’emergenza Covid, in merito all’obbligo vaccinale introdotto dal recente decreto. Figliuolo ha precisato che saranno effettuate vaccinazioni straordinarie negli hub, con giornate dedicate. “In alcune regioni, come la Lombardia, si stanno programmando vaccinazioni anche di notte mentre, dove sarà possibile, si procederà con inoculazioni senza prenotazioni”, ha aggiunto.

Negli studi di Mezz’ora in più, Figliuolo ha rassicurato sulla ampia disponibilità dei vaccini. “Abbiamo fatto le scorte, da gennaio abbiamo una disponibilità di più di 27 milioni di dosi. La macchina sta funzionando, il problema è vaccinare quelli che non hanno mai visto il siero, persuaderli con tutti i mezzi”.

E intervenendo sullo stato di emergenza nazionale, in vigore fino al 31 marzo 2022, il commissario straordinario ha detto che ha già pronto un piano che traghetti il Paese fuori dalla situazione pandemica. “L’emergenza è legata allo stato di eccezionale necessità ed anche per avere procedure d’urgenza; bisogna vedere come si evolve la situazione, ma io ho già preparato il piano per la transizione e lo aggiorno continuamente, in modo da poter passare tutte le competenze e le attività in un regime di normalità. Questo immagino farà preoccupare qualche ministero, ma si spegneranno i riflettori sul generale Figliuolo”, ha detto il commissario straordinario.

Il nodo scuola

Il generale Figliuolo è poi intervenuto sul tema scuola, che sta causando fratture tra governo e diverse regioni. Per il commissario straordinario, le scuole sono un luogo sicuro, dove c’è un basso rischio di diffusione e contagio del virus, se osservate le dovute precauzioni. “Le scuole sono dei luoghi sicuri con le mascherine, con il distanziamento. Il ritorno a scuola è importantissimo dal punto di vista sociale”.

E poi l’affondo ai governatori che hanno deciso di muoversi in ordine sparso. “E’ anche una questione di equità sociale – spiega – in molte zone d’Italia, a sud, da dove vengo io, ci possono esser ancora persone che hanno poche possibilità di accedere alla rete wi-fi, di collegarsi, di connettersi. Ovvioo che il tracciamento, il testing è importante. Ci siamo attivati già prima di Natale, immettendo risorse anche della Difesa. Ma proprio nell’ultimo decreto sono stati stanziati circa 92 milioni e mezzo dando alla struttura commissariale la possibilità di utilizzare fondi che già avevamo per consentire tamponi gratuti a studenti dove ci siano stati casi di positività”, ha commentato.

Sale il numero dei vaccinati con le prime dosi

Continua la corsa delle prime dosi di vaccino anti-Covid: ieri ne sono somministrate 68.990, il numero più alto dallo scorso 15 ottobre, quando furono 71.033. Anche due giorni fa il livello di prime iniezioni era stato elevato (66.565), un valore del 60 per cento superiore rispetto alla media giornaliera registrata nella settimana precedente. Dati che potrebbero riflettere la spinta della nuova stretta anti-no vax determinata dagli ultimi provvedimenti del Governo. Sono ancora oltre 5 milioni gli over 12 senza vaccini. Ma Figliolo, che ha commentato i dati a Mezz’ora in più, è fiducioso: “Numeri che non vedevamo da tre o quattro settimane. Abbiamo fatto oltre 15 mila prime dosi di over 50 e questo vuol dire che sta aumentando la propensione in queste classi a vaccinarsi”.

Redazione

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