La nuova organizzazione per prevenire la crisi
Covid, gli ospedali napoletani si riorganizzano: dal Cotugno all’Ospedale del Mare tornano i reparti dedicati

Se in Campania ancora no c’è l’emergenza posti letto dedicati al Covid, si cerca di prevenire con ogni mezzo una eventuale crisi dovuta all’incalzare dei contagi per la variante Omicron. E tornano le stesse scene, o quasi, vissute un anno fa quando alla vigilia della seconda ondata tutto il sistema sanitario si dovette riorganizzare.
“Reparto vuoto di nuovo: si ricomincia daccapo. Grazie soprattutto ai no-vax”, ha scritto su Facebook Carolina Rescigno primario della Divisione di emergenze infettivologiche del Cotugno di Napoli, come riportato dal Mattino. Quell’avamposto nella lotta al Covid è nuovamente pieno con una differenza rispetto a un anno fa: il 90% dei ricoverati non è vaccinato.
Anche il Cotugno ha dovuto riconvertire i suoi posti letto per la cura del Covid. La Regione, sin dallo scorso giovedì, giocando d’anticipo rispetto a quanto disposto dal ministero della Salute, ha chiesto ai manager di Asl ospedali un potenziamento della rete ospedaliera Covid. A ogni azienda sanitaria spetta mettere in moto il 40 per cento dei posti letto Covid attivi al 30 novembre di un anno fa, quando esplose la micidiale seconda ondata che investì, per prima in Italia, la Campania. C’è da sottolineare che rispetto ad allora oggi la Campania può contare su un buon numero di vaccini fatti.
Il Cotugno dovrebbe avere 106 posti di degenza rispetto ai 264 di un anno fa (quando tutto l’ospedale era votato al Covid) e 12 unità di rianimazione sulle 30 attive nel 2020 (quando era impegnato anche il Monaldi). Attualmente, con i 20 nuovi posti della divisione appena convertita, l’ospedale ha già oltrepassato la soglia richiesta e dispone di 140 letti di degenza (compresi 32 di subintensiva) con circa 108 malati ricoverati. C’è poi in funzione una linea di 8 posti di terapia intensiva satura da tre settimane (quella del nuovo padiglione G inaugurato durante la prima ondata Covid).
L’Ospedale del mare ha messo a disposizione 10 dei 12 posti di Rianimazione previsti nelle strutture modulari di Napoli est. Qui sono già 5 i pazienti ricoverati. Nelle degenze invece, dove sono attivi 39 dei 63 posti programmati, di pazienti ce ne sono 9, di cui 6 non vaccinati e 3 vaccinati. Anche al Cardarelli si registra un afflusso maggiore di pazienti Covid ma tutti individuati dopo accessi per altre cause, nell’ambito di patologie acute come ictus, infarti, traumi. I ricoverati in totale sono 27 di cui 12 in terapia intensiva (quindi oltre gli 8 programmati) e 15 in subintensiva, tutti ospitati nel padiglione M (ex intramoenia). Altri posti di degenza ordinaria saranno messi a disposizione solo se necessario.
Poi ci sono i Policlinici. La Federico II dovrebbe disporre di 8 posti di rianimazione e 38 di degenza compresi quelli pediatrici e per le donne in gravidanza mentre il policlinico della Vanvitelli dovrà attivarne 4 di rianimazione e 19 di degenza ordinaria.
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