Ma la destra frena
Covid, ipotesi stretta per i non vaccinati e riduzione della validità del Green Pass
Aumenta la curva dei contagi e si pensano a provvedimenti per frenarla. Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto e provincia di Bolzano rischiano di entrare in zona gialla. I presidenti di Regione di centrodestra hanno lanciato un appello al Governo affinché le misure restrittive anti-Covid vengano applicate solo ai non vaccinati.
Il governo frena
Ma frena sul punto il governo. Fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che “non è allo studio nessuna stretta sul modello austriaco” e sottolineano che i dati del contagio in Italia non sono paragonabili a quelli dell’Austria. Il modello Austria, che impone il lockdown soltanto alle persone non vaccinate, quindi non convince Palazzo Chigi.
Il bollettino della situazione pandemica in Italia mostra comunque numeri preoccupanti. Nelle ultime 24 ore nel nostro paese sono stati rilevati 7.698 casi positivi da coronavirus e 74 morti a causa della Covid-19. Attualmente i ricoverati sono 4.451 (168 in più delle 24 ore precendenti), di cui 481 nei reparti di terapia intensiva (6 in più) e 3.970 negli altri reparti (162 in più).
Nonostante i contagi stiano aumentando, i numeri dell’Italia, paragonati a quelli della gran parte dei Paesi europei, sono rassicuranti. A differenza dello stesso periodo dello scorso anno, c’è la forte campagna di vaccinazione, il green pass e le fasce di rischio a colori: tutti elementi che tengono salda la situazione pandemica. Inoltre, anche il sistema sanitario regge. Per questo, il premier Mario Draghi non pensa sia questo il momento di imprimere accelerazioni.
Ma il governo non attendo. Questa settimana il ministro alla Salute Roberto Speranza porterà due provvedimenti al Consiglio dei ministri, che potrebbero dare il via a una nuova fase. La prima norma è quella che prevede l’estensione anche alla terza dose dell’obbligo vaccinale del personale sanitario e delle Rsa. L’altro provvedimento riguarda il Green Pass: la validità del certificato verde, rilasciato dopo la terza dose, scenderà da 12 a 9 mesi. I provvedimenti potrebbero entrare in vigore da dicembre. E proprio nello stesso mese verrà deciso se allungare lo stato di emergenza, probabilmente per altri sei mesi.
La destra osserva
Prendono tempo i leader di Lega e Fratelli di Italia. Se il governo imponesse una stretta, con le terapie intensive fortunatamente ancora in sicurezza, Giorgia Meloni e Matteo Salvini avrebbero facile gioco nell’accusare il premier di aver stressato inutilmente il Paese con i vaccini e il green pass. Sul punto il segretario della Lega Matteo Salvini sottolinea: “Basta terrorizzare gli italiani“.
“Difendere libertà di tutti”
Il segretario del Pd, Enrico Letta, invece condivide la linea dell’esecutivo. In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, in merito alla posizione di alcuni presidenti di Regione di pensare a restrizioni solo per non vaccinati, Zingaretti sottolinea che l’attuale situazione pandemica in Italia e la decisione di non imporre ulteriori restrizioni rappresenta “un risultato straordinariamente positivo, perché non era scontato il fatto che ormai tra di noi ci sia unanimità sull’obiettivo principale, che è quello di difendere la libertà di tutti. Questo significa prosciugare il più possibile il bacino dei potenziali contagi e l’area dove il virus sopravvive, che è quella dei non vaccinati.
E poi rilancia diverse misure per spingere sulla vaccinazione: “Da una parte non dobbiamo rinunciare a convincere le persone a vaccinarsi, ma se questo non bastasse per me vanno bene tutti gli incentivi alla vaccinazione. Per esempio, si potrebbe ampliare la fascia dell’obbligo vaccinale. Oggi vale per medici e personale sanitario. Ma va aperta una riflessione su altre funzioni pubbliche molto importanti. Non per ledere la libertà di qualcuno, ma per garantire la libertà di tutti“.
Per Zingaretti, “la più grande negazione della libertà individuale e collettiva sarebbe quella di essere costretti a tornare al lockdown“.
E punta il dito contro chi ha deciso di non vaccinarsi: “chi in questo momento non si vaccina è un privilegiato che gode del fatto che altri milioni di persone per fortuna si sono vaccinate”. Infine sottolinea:”nessuno si permettesse di fare lezione sui concetti di libertà perchè nel non osservare le regole e nel mettere a rischio le vite degli altri non c’è nessuna libertà. Anzi, è la negazione della libertà in nome di un privilegio individuale”
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