L'analisi dei dati
Covid, le misure restrittive funzionano: “L’Italia ha raggiunto il picco della terza ondata”
La flessione di ieri nel numero di contagi, dovuta in parte al calo dei tamponi effettuati nel weekend (13.846 nuovi positivi su 169.196 test molecolari e antigenici, con un indice di positività risalito all’8,1%), unita al trend settimanale dei dati che suggerisce una frenata della pandemia e una possibile lieve riduzione dei contagi per i prossimi giorni fanno pensare che l’Italia abbia raggiunto il picco della terza ondata del Covid-19.
Ne è convinto il matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo Mauro Picone del Consiglio Nazionale delle Ricerche. “L’analisi del rapporto – sostiene – dei positivi ai tamponi molecolari a livello nazionale, tramite la differenza percentuale settimanale, mostra che la settimana scorsa è stato raggiunto il picco”. Torna a salire, nonostante la flessione della curva dei nuovi infetti, il numero delle vittime nelle ultime 24 ore, toccando 386 decessi dopo i 300 registrati nel fine settimana.
Frena anche per la curva dell’Rt, calcolata a partire dai dati sull’incidenza dei primi sintomi, così come l’indice del numero di pazienti Covid-19 ricoverati in terapia intensiva. “Risultati positivi dovuti alle misure restrittive delle ultime settimane”, osserva Sebastiani.
Grazie a una piattaforma, elaborata dell’Associazione Italiana di Epidemiologia ed aggiornata con i dati della Protezione Civile, è poi possibile fare proiezioni a 7 e 14 giorni che tengono conto del trend attuale, senza considerare gli effetti di alcune misure come i cambi di colore delle regioni o l’avanzamento della campagna vaccinale.
“La velocità di crescita dell’epidemia è rallentata e la situazione sembra andare verso una stabilizzazione e una leggera decrescita nei prossimi sette giorni”, spiega l’epidemiologa Stefania Salmaso commentando i dati. Nell’ultima settimana, l’indice di replicazione diagnostica RDt (che misura la crescita del numero di nuovi casi, indipendentemente dal quadro clinico) è sceso sotto l’1 a livello nazionale.
La situazione va meglio nelle regioni in cui sono state adottate prima le misure più restrittive. L’RDt sotto l’1 fa presagire un rallentamento della diffusione del contagio in Abruzzo, Campania, Lombardia, Marche, Emilia Romagna, Molise, Umbria, province autonome di Bolzano e Trento.
Un incremento delle diagnosi si profila invece per la prossima settimana nelle altre 12 Regioni con l’RDt superiore a 1, con picchi possibili in Calabria, Sicilia, Liguria e Valle d’Aosta. Per quanto riguarda invece i decessi, le vaccinazioni sugli over-80 hanno leggermente ridotto l’incidenza, ma il numero delle vittime giornaliere non è ancora destinato a scendere nei prossimi giorni “per effetto dell’impennata dei contagi delle scorse settimane”.
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