La stretta
Covid, si va verso il nuovo dpcm: venerdì 15 gennaio cambia il meccanismo delle Zone

Si va verso un nuovo Dpcm. E si va verso nuove strette. Sarà adottato il 15 gennaio il nuovo dpcm dell’emergenza coronavirus. È quanto apprende Lapresse da fonti del governo. Quali saranno allora le prossime restrizioni? Non solo lo stop tra regioni (il cosiddetto indice di rischio ‘giallo rafforzato) e l’abbassamento della soglia dell’Rt per determinare il posizionamento nelle fasce, ma anche la rivalutazione dell’incidenza settimanale dei casi. E poi il cambiamento delle regole per far scattare la Zona Rossa. Ipotesi ancora al vaglio, che dovranno essere discusse dall’esecutivo con le Regioni. L’incontro si terrà lunedì.
Per quello che riguarda la Zona Rossa: se l’incidenza settimanale dei casi sarà superiore a 250 ogni 100mila abitanti potrebbe scattare in automatico la Zona Rossa. La proposta è stata avanzata dall’Istituto Superiore di Sanità e condivisa dal Comitato Tecnico Scientifico. Secondo l’ultimo monitoraggio dell’Iss, con l’abbassamento dei parametri sull’incidenza, l’unica regione a passare in Zona Rossa sarebbe il Veneto. Al momento sono cinque le Regioni a superare i 200 casi per 100mila abitanti: Veneto, appunto, Emilia Romagna, provincia autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Marche. Nessuna Regione è sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti.
Si valuta anche la proroga dello stato di emergenza, in scadenza a fine gennaio. Ancora non è definita, scrive l’Ansa, la durata della nuova proroga. Da domani cinque Regioni passeranno alla Zona Arancione, quella a rischio e restrizioni intermedie: si tratta di Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Sicilia e Calabria. Lo ha stabilito ieri la nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Il coronavirus, ha avvertito il ministro durante il webinar A me il braccio please, della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) “continua cioè a circolare e continua ad essere un avversario molto temibile e purtroppo ancora per qualche tempo le misure di mitigazione e le regole sono e resteranno l’arma fondamentale con cui difenderci”. Speranza ha quindi riportato come ieri siano state superate le 500mila vaccinazioni in Italia.
© Riproduzione riservata