Lettera a Zingaretti
Covid, sos di Confcommercio: “Riaprire i centri commerciali”
Un appello per riaprire i centri commerciali. Confcommercio Roma scrive al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per modificare l’ordinanza che impone la chiusura nel weekend dei centri commerciali. A rischio posti di lavoro e il crollo dell’indotto. La chiusura nel weekend degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali e altre strutture a essi assimilati, sta generando perdite non più sostenibili per le imprese, che da troppi mesi ormai sono maggiormente penalizzate proprio nei giorni più importanti in termini di ricavo e fatturato. Questo il testo della lettera inviata dal commissario di Confcommercio Roma, Pier Andrea Chevallard al presidente della Regione Lazio e alla giunta. «Oggi – prosegue il commissario nella lettera – Confcommercio Roma ha promosso, assieme alle più rappresentative organizzazioni imprenditoriali del commercio, una iniziativa di sensibilizzare verso i clienti e le istituzioni, con un flashmob di chiusura simbolica degli esercizi interessati. Risulta infatti difficile comprendere come gli stessi protocolli di sicurezza che consentono ai centri commerciali di restare aperti da lunedì a venerdì, non risultino adeguati nel fine settimana”.
CONTROLLO DELLE PRESENZE
“Va considerato – proseguono da Confcommercio – che queste strutture di vendita consentono un puntuale controllo delle presenze, e la loro chiusura porta inevitabilmente un maggiore afflusso in altre zone delle città. Sono a rischio importanti aziende del nostro territorio, basti pesare che nella Regione Lazio sono 93 i centri commerciali, gallerie e parchi commerciali, di cui 65 presenti nella sola provincia di Roma. Per questo – conclude – chiediamo alla Regione Lazio di intervenire immediatamente nell’ambito dell’interlocuzione con il Governo e in sede di Conferenza Stato-Regione, affinché a partire dal prossimo week end sia resa possibile l’apertura di queste strutture di vendita, anche in conseguenza della decrescita attuale, dell’indice di contagio».
IL DIRETTORE DI MAXIMO
I centri commerciali sono sicuri. Lo ribadisce il direttore del Maximo, Alessandro Allegri, nel giorno della protesta simbolica dei centri commerciali che questa mattina alle 11 hanno chiuso le saracinesche per manifestare il loro dissenso sulle chiusure imposte dagli ultimi decreti legge per l’emergenza coronavirus. Il Maximo non ha chiuso le porte ma ha lasciato libertà agli esercenti di manifestare contro la misura. «Ribadiamo il concetto che i centri commerciali sono luoghi sicuri. Ma il Maximo non ha assunto nessuna decisione in merito alla protesta di oggi. Gli ingressi del centro commerciale sono rimasti aperti. Abbiamo però lasciato libertà di coscienza di ogni singolo retail e ogni singolo commerciante di abbassare per qualche minuto le saracinesche come prescritto dal consiglio nazionale degli ordini commerciali», ha spiegato Allegri che però è ottimista sul futuro: «Riteniamo che il lavoro fatto nelle ultime settimane mostra che qualcosa si sta muovendo. Abbiamo sensibilizzato l’opinione pubblica sul fatto che i centri commerciali sono davvero luoghi sicuri, ora speriamo che ragionevolmente nel breve periodo si possa avere una riapertura. Lo sosteniamo da tempo. Con tutte le misure e i dispositivi di sicurezza in atto pensiamo che si possa riaprire in sicurezza anche nel fine settimana».
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