Il contenitore c’è, i “contenuti” ancora no. È nato oggi al Senato il gruppo Maie-Italia23, “per costruire uno spazio politico che ha come punto di riferimento Giuseppe Conte”, spiega il senatore Ricardo Merlo, presidente Maie e Sottosegretario agli Esteri in questa legislatura.

Il gruppo quindi cambia nome e si prepara all’eventualità di accogliere i ‘Costruttori’, le truppe che dovrebbero salvare il premier Giuseppe Conte e consentirgli di rimanere a Palazzo Chigi dopo la crisi innescata da Matteo Renzi col ritiro delle sue ministre dal governo.

Merlo spiega comunque che il gruppo “non cerca responsabili ma costruttori, a cui l’unica cosa che offriamo è una prospettiva politica per il futuro, per poter costruire un percorso di rinascita e resilienza, nell’interesse dell’Italia, soprattutto in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo, tra la crisi sanitaria che continua a mordere e quella economica che ha messo in ginocchio imprese, attività commerciali e famiglie”. “Facciamo questo alla luce del sole, con trasparenza – spiega ancora il Sottosegretario alla Farnesina – Invitiamo a far parte del gruppo tutti i colleghi senatori interessati a costruire e a lavorare da qui alla fine della legislatura per il bene del Paese e degli italiani”.

Al momento i senatori del Maie sono Merlo, Cario, Fantetti e De Bonis, mentre alla Camera può contare su tre deputati.

LA CONTA DEI RESPONSABILI – Se ieri sera erano filtrati chiaramente i dubbi di alcune componenti al Senato di Italia Viva, apparse disponibili a trattare un ritorno tra le fila della maggioranza votando la fiducia a Conte a Palazzo Madama, oggi si registrano le prime defezioni dalla ‘conta’ di Pd e M5S. Si tira fuori infatti Donatella Conzatti, senatrice di IV che poche ore prima delle dimissioni delle ministre renziane aveva sottolineato sul Corriere della Sera il gradimento per i segnali di apertura arrivati da Conte. La Conzatti spiega infatti di non essere interessata a passare tra i ‘Costruttori’: “Responsabile sì, ma nei confronti di Italia Viva”, precisa la senatrice eletta con Forza Italia e poi passata tra i renziani. Tra i senatori di IV stoppa le voci di un passaggio in maggioranza anche Silvia Vono, eletta inizialmente con i pentastellati, non essendo interessata “ad un progetto di fantomatici responsabili o costruttori” e condividendo invece “linea e le scelte di Italia Viva che sono pensate e confrontate con tutto il gruppo parlamentare”.

In Forza Italia nessun passaggio in maggioranza per Barbara Masini. In una nota la senatrice, ieri conteggiata nella pattuglia dei responsabili, ha negato ogni coinvolgimento: “Il mio nome è inserito ancora nel novero di quelli che potrebbero tenere a galla il presidente del Consiglio. Mi permetto un piccolo consiglio a chi ha in mano il pallottoliere: se fate affidamento sui nomi che vi arrivano da terzi allora è meglio che rifacciate i conti”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia