L'impotenza di Bruxelles
Crisi Medio Oriente: Ue impotente, l’ineffabile Di Maio incompetente
Non dava l’impressione di essere un tiranno, parlava a lungo in tono sommesso e sembrava più un vecchio zio che non un dittatore. Lo era, ma sotto il suo governo l’ordine regnava in Siria e le chiese cristiane coesistevano con le moschee. Cosa questa che sarebbe impossibile se gli avversari del figlio prendessero il sopravvento. L’attuale Assad non lo ho mai incontrato, ma ha studiato in Inghilterra, è quindi di mentalità occidentale e certamente meno pericoloso dei suoi avversari. Infine, la Libia. Assieme a Fiamma Nirenstein fui l’unico parlamentare di destra a intervenire contro il trattato con la Libia di Gheddafi. Sostenni che l’onore dell’Italia non è un valore negoziabile e che il trattato lo calpestava. Tuttavia, devo riconoscere che Gheddafi era sì un ridicolo e squallido tiranno, ma riusciva a tenere unito un Paese altrimenti ingovernabile. Le tribù libiche non si facevano la guerra, coesistevano grazie a Gheddafi. Lungi da me l’accusa di essere un ammiratore del terrorista libico, ma è un fatto incontestabile che la sua morte sia stata seguita dal caos.
Questo dimostra quanto torto avesse il presidente francese Sarkozy nel voler attaccare la Libia e liberarla da Gheddafi. Bene fecero la Germania e gli altri Paesi a voler restare fuori dall’impresa.
In conclusione, se il Medio Oriente e la sponda sud del Mediterraneo sono in una crisi pericolosa per l’Europa, ciò è dovuto anche agli errori di politica estera dei Paesi occidentali. Faremmo meglio a ricordarlo per non ripeterli.
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