Sempre più Paesi svuotano le ambasciate e invitato i cittadini a lasciare l’Ucraina. I canali diplomatici restano attivi ma la tensione che sale con titoli allarmistici che monopolizzano i giornali di tutto il mondo: la minaccia di una nuova guerra alle porte dell’Europa non è mai stata così alta negli ultimi anni. Si evoca da più parti una nuova “Guerra Mondiale”. Ed è sempre più probabile che la situazione in Ucraina si trasformi in un conflitto”, ha detto nel pomeriggio un funzionario del Dipartimento di Stato Usa, citato dall’agenzia russa Tass. “Per questo motivo stiamo riducendo al minimo il nostro personale”.
Il colloquio di ieri tra il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e quello della Russia Vladimir Putin è durato appena un’ora. La telefonata non ha prodotto “alcun cambiamento fondamentale nella dinamica” che “si osserva da alcune settimane”. Biden ha detto a Putin che gli Stati Uniti “restano impegnati alla diplomazia ma sono pronti, con gli alleati e i partner, anche ad altri scenari”, fa sapere la Casa Bianca. Biden “è stato chiaro” e ha detto al presidente russo che se la Russia dovesse invadere l’Ucraina gli Stati Uniti e gli alleati risponderanno in modo “deciso” e imporranno “costi severi” a Mosca. Si ragiona soprattutto sul versante sanzioni e si pressano gli alleati europei sul punto dell’energia: forniture e gasdotto North Stream. Solo l’altro giorno Biden aveva invitato tutti i cittadini statunitensi in Ucraina ad abbandonare il Paese.
Alcuni media internazionali individuano intorno al 16 febbraio la data in cui potranno cominciare le operazioni militari. Ma Mosca nega. Dopo il colloquio tra i due leader, il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yury Ushakov, ha parlato di “picco di isteria” americana. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha assicurato che Mosca non ha intenzione di passare all’offensiva. Sul colloquio tra il presidente americano Joe Biden e quello russo Vladimir Putin, il Cremlino ha detto che i due leader “si sono detti d’accordo nel proseguire il dialogo a tutti i livelli”. I movimenti dell’esercito russo continuano però dallo scorso autunno, anche in Bielorussia, Crimea e Transnistria. Partite in settimana anche le esercitazioni nel Mar Nero.
Le fonti USA sugli spostamenti delle forze armate di Mosca sono principalmente l’intelligence e le immagini satellitari. “Siamo pronti, qualunque cosa accada”, ha comunque detto in seguito alla telefonata Biden. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha definito la risposta a un’eventuale invasione “rapida, unita e pesante”. Ha invitato Mosca alla de-escalation. Blinken ha inoltre assicurato che un nucleo del personale dell’ambasciata resterà nel Paese nonostante l’evacuazione della maggior parte degli addetti. Washington ha anche negato che un suo sottomarino sia stato intercettato in acque russe come era stato riportato – una “provocazione” – dal ministero della Difesa russo.
Quasi tutte le ambasciate europee hanno invitato i loro staff e i cittadini a lasciare l’Ucraina. “Abbiamo deciso di far rientrare il personale della nostra sede diplomatica a Kiev non essenziale ma ovviamente la nostra ambasciata rimane pienamente operativa”, le parole del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Circa duemila gli italiani destinatari dei messaggi della Farnesina. Lo chef italiano Michele Lacetra, 53 anni, origini lucane e partito dalla Svizzera, cuoco del ristorante Il Sicialiano di Kiev ha detto a Il Corriere della Sera che “qui per ora è tutto tranquillo, perché dovrei rientrare? Qui ho la mia famiglia, il mio lavoro …”. Ha raccontato di tanti connazionali tornati in Italia e di altri che si sono spostati a Leopoli, più vicino ai confini con la Polonia e con l’Ungheria. Un “dialogo sincero non è compatibile con un’escalation”, le parole del Presidente francese Emmanuel Macron in un nuovo dialogo con Putin.
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha intanto assistito ad alcune esercitazioni e addestramenti delle forze ucraine nel Kherson, a 30 chilometri dalla Crimea occupata dalla Russia. “Le sorprese possono accadere in qualsiasi momento”, ha detto il Presidente parlando con i giornalisti. Ha lanciato comunque un nuovo appello, contro la disinformazione e contro il panico scatenato dall’allarmismo. Già nelle scorse settimane aveva lamentato di come l’Ucraina venisse raccontata come un Paese già in piena guerra. Le maggiori compagnie assicurative britanniche hanno informato tutti i proprietari di aeromobili mondiali che entro 48 ore cesserà la copertura assicurativa per i velivoli in Ucraina. Kiev intanto ha smentito, tramite il portavoce del Servizio di frontiera, un presunto divieto all’ingresso dei russi nel Paese. Zelensky ha invitato i cittadini a “restare calmi, uniti all’interno del Paese, evitare azioni destabilizzanti e che creino il panico”.