Il crollo colpisce la Congrega della Resurrezione a 10 mesi dal primo
Crolla un’altra Congrega al cimitero di Poggioreale, bare in bilico a vista: “Un disastro annunciato”

Mentre i resti dei defunti coinvolti nel drammatico crollo di 10 mesi fa sono ancora a terra esposti alle intemperie, nel cimitero di Poggioreale di Napoli si è verificato un nuovo drammatico crollo. Questa volta dal lato opposto rispetto alla zona che interessò le congreghe dei Dottori Bianchi e di San Gioacchino. Intorno alle 14 è crollata un intero lato dei loculi marmorei della Congrega della Resurrezione. Il cedimento è avvenuto all’altezza del cancello Balastrieri che si trova poco dopo l’ingresso del forno crematorio.
Le bare, circa una decina, sono sospese nel vuoto. A richiedere l’intervento dei vigili del fuoco, delle persone che risiedono nei pressi. Una scena già vista e, secondo il comitato dei familiari dei defunti anche “un disastro annunciato”. Pina Caccavale presidente del comitato ‘Crollo 5 gennaio 2022, Insieme per non dimenticare’ – racconta che già il 30 settembre scorso c’era stato un nuovo crollo nel cimitero. “Dal 12 settembre è stato riaperto alle visite del pubblico e ancora una volta sono stati fortunati perché il nuovo crollo è avvenuto quando non c’erano visitatori e nessuno si è fatto male. Cosa sarebbe successo se il crollo fosse avvenuto il sabato o la domenica quando ci sono le persone? Da tempo denunciamo che il problema dei crolli non riguarda solo le nostre congreghe perché la collina del cimitero, nei mesi scorsi, continuava a franare. Se non si fermano i lavori della metro continuerà a crollare. Questo è un disastro annunciato. Il prossimo step è ammazzare la gente?”.
Caccavale racconta che alla rabbia per il nuovo crollo si aggiunge anche il dolore per la situazione presente che riguarda i corpi dei defunti che dal 5 gennaio 2022 sono ancora a terra, fuori dai loculi, esposti alle intemperie. Ogni volta che piove il pensiero dei familiari va ai loro cari con dispiacere. “Sarà rimasto molto poco o nulla dei nostri cari – continua la presidente del comitato – Ci hanno presi in giro. Ora c’è stata una nuova proroga all’arrivo delle gru che avrebbero dovuto spostare i corpi dei nostri cari. Ci hanno detto che le gru dovrebbero arrivare a fine novembre, sempre se arrivano. Ci crediamo solo quando le vediamo”.
“Intanto dal 12 settembre il cimitero ha riaperto al pubblico e i lavori della metropolitana continuano – conclude Caccavale – Ci hanno detto che stanno mettendo in sicurezza, abbiamo visto. Non riusciamo a capire se si tratta di incompetenza o negligenza perché tanto quelli sono morti. Ora coinvolgeremo nelle nostre battaglie anche i familiari dei defunti della congrega della Resurrezione. Dobbiamo reagire con forza perché non se ne può più”.
“Sgomenti e impotenti guardiamo a cosa è accaduto al Cimitero di Poggioreale, appena riaperto, con il crollo della congrega della Resurrezione. Anni di storia e di memoria della città di Napoli cancellati – con ogni probabilità – dalla sufficienza umana. Non sappiamo cosa stia accadendo per certo, ma siamo ormai convinti che ogni giorno che passa si mette a rischio un altro pezzo di questo luogo e, di conseguenza, di questo popolo. Vedere a distanza di pochi mesi dall’ultimo scandaloso crollo le stesse scene e addirittura più raccapriccianti – come le bare sospese tra le macerie – ci fa sanguinare il cuore, come napoletani e come operatori del settore che da sempre immaginano per Poggioreale una sorte differente, date le potenzialità che nulla hanno da invidiare a Père-Lachaise o Highgate. Chiediamo risposte rapide e certe, e che le Istituzioni facciano immediatamente tutto quello che è in loro possesso per arginare questo scempio immane”. Queste le affermazioni di Gennaro Tammaro, segretario generale Assofuneral, apprendendo del crollo che in queste ore ha “tirato giù” una enorme parte della Congrega di Gesù Risorto nel cimitero di Poggioreale (Napoli).
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