A causa delle piogge dei giorni scorsi è crollata una piccola porzione dell’Acquedotto Marcio, al Parco degli Acquedotti in via Lemonia nel quartiere Tuscolano. La porzione è caduta sul bauletto dell’Acquedotto Felice e sul prato sottostante. Nessun ferito. Sul posto sono intervenuti gli agenti del VII Gruppo Tuscolano della polizia locale di Roma Capitale che hanno messo in sicurezza l’area dietro la chiesa di San Policarpo, per consentire la messa in opera di un transennamento della parte interessata dal crollo, in attesa degli interventi di ripristino.

Area recintata

A dare notizia del crollo è il presidente del VII municipio di Roma Francesco Laddaga in un post su Facebook . “Il violento temporale di ieri (e in particolare, secondo i primi rilievi, un fulmine che si e’ abbattuto nell’area) ha causato il crollo di una piccola porzione dei resti dell’Acquedotto Marcio, nei pressi della chiesa di San Policarpo. La Sovrintendenza capitolina è intervenuta immediatamente, interfacciandosi con la Polizia Locale per la messa in sicurezza dell’area, che è stata recintata in quanto la parte rimasta del ‘pinnacolo’ potrebbe essere ancora pericolante e soggetta a nuovi distacchi di materiale.

L’assessore Gotor: “è stato un fulmine”

Per l’assessore alla Cultura di Roma Miguel Gotor si tratta di un evento imprevedibile: il crollo del pinnacolo è stato causato da un fulmine, ha precisato.”Ci saranno controlli sulla staticità del luogo il prima possibile. E’ importante che questi transennamenti siano rispettati dalla cittadinanza perché in questo momento (all’interno dell’area recintata, ndr) c’è una situazione di pericolo. E’ importante perche’ stiamo parlando di un’area pubblica: il parco degli Acquedotti”, ha detto interpellato a margine della fiera “Più Libri più Liberi”.

L’Acquedotto Marcio era uno tra i più lunghi acquedotti romani, con oltre 91 chilometri. Fu costruito dal pretore Quinto Marcio Re nel 144 a.C. Le sorgenti, si trovano nell’alta valle dell’ Aniene, vicino Arsoli.

Redazione

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