Due bambine che lottano tra la vita e la morte, ricoverate in condizioni disperate dopo il crollo del ballatoio avvenuto lunedì sera, 22 luglio, all’interno della Vela Celeste di Scampia, periferia nord di Napoli,  dove sono già morte due persone e i feriti sono 14, di cui 7 bambine, tutti giunti tra l’1:23 e le 3:30, almeno tre ore dopo il crollo avvenuto, così come ricostruito dai vigili del fuoco, alle 22.30.

Crollo Vela, le piccole Patrizia e Mya in condizioni disperate

Si chiamano Patrizia e Mya, hanno rispettivamente 7 e 4 anni e, dopo essere state estratte tra le macerie dai vigili del fuoco, sono arrivate al pronto soccorso dell’ospedale Santobono di Napoli in condizioni gravissime a causa delle lesioni multiple del cranio. Entrambe sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata. Nello specifico, così come emerge nel bollettino medico diffuso dal Santobono, la bimba di 4 anni è stata sottoposta nella notte ad un intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata.a

Patrizia, di 7 anni, ha una frattura infossata cranica e un grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata.

Crollo Scampia, le condizioni delle altre 5 bimbe

Oltre alle due bambine che lottano tra la vita e la morte, sono altre cinque le piccole pazienti, tutti di età compresa tra i 2 e i 10 anni, ricoverati nell’ospedale pediatrico napoletano con con fratture multiple, contusioni e diverse lesioni d’organo.

Tre bambine, rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico.

Le ultime due di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.

Crollo Vela, le due vittime e i 7 feriti adulti

Nel crollo hanno, che ha coinvolto un nucleo familiare al terzo piano della Vela Celeste, hanno perso la vita Roberto Abbruzzo, 29 anni, morto sul colpo, e Margherita Della Ragione, 35 anni, morta in nottata per un arresto cardiocircolatorio sopraggiunto a causa dei gravi traumi riportati. Il primo, di professione macellaio, era sposato e padre di una bimba di 2 anni.

Gli altri sette feriti, tutti adulti, sono stati distribuiti in vari ospedali cittadini. Una donna di 25 anni è in condizioni critiche nel reparto di Rianimazione al Cardarelli, dove sono state ricoverate anche due donne di 53 e 35 anni con ferite meno gravi. All’Ospedale del Mare, un uomo è stato ricoverato per fratture e un’emorragia cerebrale, mentre una giovane di 23 anni è in condizioni meno serie. Al San Paolo di Fuorigrotta è stato ricoverato un 28enne.

“Gravissime due donne”

In un bollettino diramato poco dopo le 17.30, il Cardarelli fa sapere che due donne “versano in condizioni gravissime”. Sono arrivate nella notte, presso il Pronto Soccorso del Cardarelli, tre donne coinvolte nel crollo che ha interessato la “vela Celeste” di Scampia. Il trasporto presso l’ospedale è avvenuto con le ambulanze del 118 e, immediatamente, viste le gravi condizioni, tutte le pazienti sono state classificate come codice rosso e trasferite in urgenza nei reparti. Le due donne che si trovano nella condizione più grave sono state allocate nei posti di rianimazione attivati presso il padiglione dell’emergenza, mentre la paziente col quadro clinico meno complesso è stata trasferita alla struttura Trauma Center.

Le due donne in rianimazione allo stato versano in gravissime condizioni, la prognosi è strettamente riservata a causa dei gravi traumi subiti. La terza donna, ricoverata presso il Trauma Center, presenta una frattura a un braccio, lo schiacciamento toracico e si trova in un forte stato confusionale.
La Direzione Sanitaria del Cardarelli ha attivato il supporto psicologico per i familiari delle pazienti ricoverate presso l’ospedale, avvalendosi dell’equipe di psicologi interni.

Sfollate 800 persone, tra cui 300 minori e 73 disabili

Tutti i residenti della Vela Celeste sono stati sfollati dopo la tragedia di ieri. “Sono circa 800 persone, di cui almeno 300 minori – spiega il prefetto Michele di Bari. “Nel caso in cui non ci sarà un rientro da parte di tutti, la Protezione Civile Regionale e il Comune di Napoli hanno già individuato delle strutture alloggiative alternative. Stiamo già organizzando – ha spiegato di Bari – tutto ciò che è necessario per l’eventuale alloggio di queste persone. Nel frattempo però devo dire che sono state attivate tutte le misure di carattere sociale per accompagnare queste persone”.

“Da questa notte sono attive le componenti della Protezione Civile per queste emergenze ed è stata portata stamattina la colazione a tutti- ha spiegato il prefetto – Abbiamo già previsto il pranzo per tutti fra qualche ora e attiveremo un’altra misura che riguarda gli assistenti sociali. Ci sono 73 disabili in questo immobile, sono tutti seguiti e stiamo seguendo l’evoluzione di questo fenomeno”.

In aggiornamento

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.