Tutti smentiscono, Il Foglio rilancia
Crosetto e la taglia da 15 milioni della Wagner, la ‘corsa’ a smentire le minacce diffuse dalla “intelligence”

Dalla fantomatica taglia da 15 milioni di dollari sulla testa di Guido Crosetto, ministro della Difesa e co-fondatore di Fratelli d’Italia, fedelissimo della premier Giorgia Meloni, è una corsa a prendere le distanze.
La “notizia-bomba” pubblicata il 15 marzo scorso da Il Foglio, col quotidiano che citava “fonti dell’intelligence”, i nostri servizi segreti, è stata smentita sostanzialmente dallo stesso diretto interessato, ma non solo.
Partiamo da Crosetto, che su Twitter anche anche per allontanare le ironie che si erano diffuse sui social ha sottolineato che “non mi sento minacciato e sono certo che non ci siano taglie o altro, su di me. Se ci fossero stati rischi o minacce reali di tale gravità, ne sarei certamente stato informato e non è mai accaduto”.
Lo voglio ribadire per non alimentare un ulteriore, inutile, motivo di scontro: non mi sento minacciato e sono certo che non ci siano taglie o altro, su di me.
Se ci fossero stati rischi o minacce reali di tale gravità, ne sarei certamente stato informato e non è mai accaduto.— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) March 16, 2023
E infatti sulla questione, inquietante se fosse vera, il presidente del Copasir aveva chiesto informazioni all’esecutivo. A Lorenzo Guerini, a sua volta ex ministro della Difesa e ora numero uno del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ha risposto giovedì Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e autorità delega alla sicurezza della Repubblica. A Guerini, Mantovano ha evidenziato che allo stato non risulta alcuna evidenza di intelligence riguardanti concrete minacce nei confronti del ministro Crosetto, come riferisce l’Ansa citando fonti di governo.
Dunque da dove spunta la taglia della brigata Wagner a Crosetto? Il 15 marzo il quotidiano diretto da Claudio Cerasa scrive che la Wagner, milizia composta da mercenari capeggiata dall’imprenditore Evgeny Prigozhin, l’ex “chef” di Putin, avrebbe alzato il tiro contro il ministro Italiano emettendo su di lui una taglia da 15 milioni di dollari.
Il Cremlino ha messo una taglia da 15 milioni di dollari su Guido Crosetto. L’allerta arriva dalla nostra Intelligence. Medvedev si sarebbe rivolto ai mercenari Wagner, che hanno due cellule in Europa, per eliminare il ministro della Difesa italiano. (Il Foglio) pic.twitter.com/YA5fHHsxUm
— Marco Fattorini (@MarcoFattorini) March 15, 2023
I contrasti tra la formazione paramilitare, gli ambienti del Cremlino e Crosetto non sono una novità. Il ministro della Difesa era stato apostrofato come uno “sciocco” dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev e con parole ben più pesanti dallo stesso Prigozhin quando il nostro esecutivo aveva parlato di una strategia del gruppo militare russo per spingere le partenze di migranti dall’Africa verso l’Italia.
Ma la presunta taglia da 15 milioni di dollari su Crosetto in realtà precede lo scontro “verbale” tra Crosetto e Prigozhin sulla presunta regia russa dietro gli sbarchi in Italia.
Di fronte alla smentita del diretto interessato e alla ‘rassicurazioni’ del sottosegretario Mantovano al Copasir, Il Foglio però tira dritto e conferma la “bontà della nostra ricostruzione in merito all’intimidazione formulata nei confronti di Crosetto da parte dell’ex presidente russo Dmitri Medvedev”, presunto autore dell’ordine di colpire Crosetto alla Wagner.
Il ministro fa benissimo a minimizzare, e gli fa onore non fare la vittima, ma confermiamo quanto scritto dal Foglio qui https://t.co/loGhuIeWAe https://t.co/TGxBICwVtW
— Claudio Cerasa (@claudiocerasa) March 16, 2023
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