Caro direttore,
dopo l’inchiesta di Milano si discute animatamente se e come adeguare la legislazione sulla cyber security. A questo proposito suggerisco un’idea molto semplice: propongo di modificare l’articolo 4 della legge con cui è nata l’Agenzia Nazionale per la Cyber Security (ACN) abolendo il Comitato interministeriale per la sicurezza cibernetica e affidando le sue funzioni al Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR), organismo istituito con la riforma dei servizi dalla legge 124/2007.
Nella società digitale in cui viviamo le minacce sono ibride e pervasive. Non serve, anzi è dannoso, aver creato l’ennesimo comitato di natura settoriale. Ciò che, viceversa, sarebbe necessario è implementare una politica unitaria del governo in materia di sicurezza informatica e delle telecomunicazioni. Sul piano tecnico abbiamo da poco celebrato la positiva esperienza di 20 anni del CASA per il contrasto al terrorismo, l’organismo in cui convergono i vertici del comparto Intelligence e delle forze di polizia.
Penso che uno sforzo analogo debba essere fatto anche sul piano delle responsabilità politiche in una materia come la cyber security, materia strategica per il futuro della nazione e assolutamente trasversale. Per questo reputo un passo importante affidare al Comitato per la sicurezza della Repubblica le politiche di cyber sicurezza nazionale, la promozione di un’efficace collaborazione tra istituzioni pubbliche e imprese private nonché la vigilanza sulla ACN.