Ieri il ministro Adolfo Urss si è trasformato in Adolfo d’Arabia e ha firmato, per conto del governo Meloni, un Memorandum of Understanding tra il Ministero del Made in Italy, e il Ministero degli Investimenti del Regno dell’Arabia Saudita, rappresentato dal ministro Khalid Al-Falih. Aprendo a Milano il primo Forum Italo-Saudita sugli Investimenti, con Bin Salman, il sindaco Beppe Sala, e 1200 aziende partecipanti, tra cui le grandi aziende di stato. “L’Arabia Saudita rappresenta una grande opportunità per le nostre imprese – ha dichiarato il ministro Urso – e parallelamente le aziende saudite mostrano un grande interesse per venire a investire in Italia. In questo quadro mi auguro che l’attività del Business Council italo-saudita possa produrre frutti sempre più concreti”.

Il capo del fu ministero dello sviluppo dice che vuole contrastare le multinazionali, ma ieri ha detto che sta lavorando alla dismissione delle aziende pubbliche ai sauditi. Cosi dopo aver dato Ita ai tedeschi, trasformeremo Invitalia in InviArabia. Ma Urso vuole anche far entrare i fondi sauditi nel fondo sovrano italiano che il ministro si è inventato mesi fa, ma che a ottobre dovrà essere votato dal parlamento. E ci sarà da ridere quando toccherà firmarli a Fratelli d’Italia e gli altri partiti di maggioranza, che in passato hanno accusato altri di stringere patti con “le mani sporche di sangue dei sauditi”.

Già ieri in conferenza stampa la domanda al ministro non poteva mancare: “Ma quindi ha avuto ragione Renzi a puntare ad avvicinarsi all’Arabia Saudita, facendo da apripista?”. Urso ha risposto imbarazzato: “Vi invito a guardare la realtà”. Allora guardiamo la realtà di cosa scriveva Urso nel 2019: “Matteo Renzi porta ItaliaViva nel Regno dei morti. Nella Davos delle armi, elogia l’Arabia Saudita mentre la coalizione sunnita bombarda ospedali e scuole nello Yemen. Avrà certamente chiesto che fine ha fatto Khashoggi”. Anche ieri Urso nel suo incontro con Bin Salman glielo avrà certamente chiesto. Fu lui infatti nel 2018 a intervenire in senato per Fratelli d’Italia per chiedere al governo italiano di condannare quello saudita: “Ho denunciato in Senato il silenzio del governo italiano che in oltre venti giorni mentre monta l’indignazione del mondo non rilascia nessuna dichiarazione in merito. Sono intervenuti tutti i partner europei, Russia e Stati Uniti, ma il governo italiano tace! Incredibile, ignavia, ignoranza, incompetenza. Ricordiamo noi Khashoggi, martire della verità e della libertà”.
Forse oggi la memoria l’ha persa Adolfo D’Arabia, ma fa piacere quando si cambia idea in meglio, nonostante la gogna che hanno costruito agli altri per ciò che oggi firmano loro.