La morte di Halyna Hutchins, 42enne direttrice della fotografia del film ‘Rust‘, uccisa con un colpo di pistola da Alec Baldwin, popolare attore 68enne, tra i volti più noti del cinema e della televisione, è solo l’ultima delle tragedie avvenuta sui set.
“È stato un incidente, è stato un incidente”, le parole dell’attore sotto shock dopo l’accaduto. In quello che al momento appare come un incidente, Baldwin stava maneggiando una pistola di scena per scaricarla quando sono partiti diversi colpi, è rimasto ferito anche regista Joel Souza, 48 anni, raggiunto da almeno un proiettile.
Secondo quanto scrive Tmz la scena richiedeva che qualcuno sparasse con una pistola caricata a salve. Non è chiaro se chi ha caricato la pistola abbia erroneamente inserito dei proiettili. La tragedia si è consumata intorno alle 13:50 di giovedì, ora locale, quindi nella notte italiana.
I PRECEDENTI – Come detto, la morte di Halyna Hutchins, definita un “astro nascente” della cinematografia dall’American Cinematographer magazine nel 2019, è solo l’ultimo degli incidenti, anche mortali, avvenuti sui set.
Quello più noto è sicuramente quello costato la vita a Brandon Lee sul set di ‘The Crow’, in italiano ‘Il Corvo‘. Il 28enne figlio della star delle arti marziali Bruce Lee stava girando una delle scene più incredibili della pellicola, uscita nel 1993: Lee era su un tavolo al centro di una stanza, impegnato in un conflitto a fuoco con dei criminali che sparavano da ogni direzione.
Fu quella l’ultima scena del giovanissimo attore: una delle armi utilizzate non era infatti carica a salve e Brandon Lee fu colpito a morte da un proiettile calibro 44 che si conficcò vicino alla sua spina dorsale.
Quella di Brandon Lee non è stata l’unica morte sul set per un attore. Nel 1984 l’attore Jon-Erik Hexum morì dopo essersi sparato alla testa con una pistola a salve mentre fingeva di giocare alla roulette russa con una Magnum 44 sul set della serie televisiva ‘Cover Up‘
Un anno prima, nel 1983, a morire furono tre persone, tra cui due bambini, durante la lavorazione del film ‘Ai confini della realtà‘. Vic Morrow e gli attori bambini Myca Dinh Le (7 anni) e Renee Shin-Yi Chen (6 anni) morirono in un incidente che ha coinvolto un elicottero utilizzato sul set. L’elicottero volava ad un’altitudine di soli 8 metri, troppo bassa per evitare le esplosioni dei fuochi d’artificio utilizzati sul set. Quando le esplosioni recisero il rotore di coda, l’elicottero perse il controllo e si schiantò, decapitando Morrow e Le con le sue lame e investendo in pieno Chen.
Anche un film campione di incassi come ‘Top Gun‘ ha fatto i conti con un decesso sul set. A morire fu il pilota acrobatico Art Scholl, 53 anni, ingaggiato dalla produzione per fare il lavoro di ripresa in volo per il film. Durante una scena di volo acrobatico Scholl perse il controllo dell’aereo Pitts S-2 schiantandosi nell’oceano Pacifico, al largo della costa meridionale della California. Il film con Tom Cruise venne dedicato alla sua memoria.
Arrivando a tempi più recenti, nel film del 2002 ‘XXX‘ con Vin Diesel, la controfigura dell’attore, Harry L. Connor, rimase ucciso in un incidente durante le riprese, in una scena in cui avrebbe dovuto scendere da un ripido pendio per poi paracadutarsi su un sottomarino. O’Connor non riuscì a calarsi in corda doppia abbastanza velocemente, colpendo così un ponte e morendo praticamente all’istante.
Nel 2004 una comparsa del film ‘Troy‘, George Camilleri, si ruppe un gamba durante un scena. Curato in ospedale, l’attore ebbe un attacco di cuore pochi giorni dopo a causa di un coagulo di sangue alla gamba. Poco dopo un secondo attacco di cuore risultò fatale.
Infine nel 2008, durante le riprese del film di fantascienza ‘Jumper‘, lo scenografo David Ritchie morì durante le riprese. Fatale fu la caduta, dalla cima di un muro, di un grosso pezzo di sabbia e ghiaia ghiacciata utilizzata per gli effetti speciali.