L’avventura del Movimento 5 Stelle in Europa è iniziato al fianco dell’euroscettico e ultraconservatore Nigel Farage e potrebbe ora concludersi approdando nel gruppo di Sinistra, con i (post)comunisti. Il partito di Giuseppe Conte, infatti, è andato a bussare alle porte del gruppo The Left, la famiglia della sinistra europea nel Parlamento di Bruxelles. Quello in cui fa parte anche Sinistra Italiana, la formazione di Nicola Fratoianni. In cui sono stati appena eletti Ilaria Salis e Mimmo Lucano. Dopo una lunga permanenza nei non iscritti, un corteggiamento fallito ai socialisti e l’idea di creare un nuovo gruppo rossobruno con pacifisti e filoputiniani, il M5s ha deciso di virare.

L’indeciso Movimento 5 Stelle di Conte bussa al gruppo di Sinistra in Europa

“Abbiamo ricevuto la loro richiesta”, ha confermato la capogruppo francese Manon Aubry nella riunione di The Left. La decisione sull’adesione del partito di Conte doveva arrivare proprio oggi ma è stata posticipata. Ci sarebbe qualche malumore e qualche dubbio da parte di alcuni esponenti dell’eurogruppo. Per questo prima vogliono avere un colloquio con la delegazione pentastellata, per chiarire alcuni punti prima di dare il via libera. “Le nostre porte sono aperte, ma ci sono condizioni” ha risposto ai giornalisti sempre Aubry in merito all’ingresso del Movimento. Poi ha aggiunto una frase che potrebbe far tremare Conte e compagni: “Abbiamo diverse domande per loro, sulla loro strategia in Europa e in Italia, ma la questione principale è se si sentano o meno parte della storia della famiglia della sinistra”.

Una domanda che vale tanto, visto il percorso politico del M5s, sia in Italia – con il governo insieme alla Lega – sia in Europa. Di certo è che, nonostante la recente svolta progressista, si fa fatica a inserire la storia del Movimento fondato da Beppe Grillo esclusivamente a sinistra. Aubry, e il partito The Left, guarda “con attenzione” la parabola del M5s che “fa parte di un riassetto di tutta la sinistra italiana“.

Il gruppo di Sinistra a trazione italiana

Se dovesse esserci l’ok definitivo, The Left diventerebbe a trazione italiana. Ai due già citati esponenti di Sinistra italiana, si aggiungerebbero anche otto eurodeputati pentastellati, portando a 10 la truppa tricolore. Così facendo la delegazione italiana sarebbe la più nutrita, superando quella transalpina della France Insoumise composta da nove persone. Ma per Aubry è un elemento secondario: “Nella nostro gruppo le delegazioni contano separatamente. Il Movimento 5 Stelle e la Sinistra Italiana saranno due delegazioni differenti e quindi la delegazione della France Insoumise rimarrà la delegazione più numerosa del gruppo delle Sinistre Ue”. Poi commentando le elezioni in Francia, la capogruppo ha fatto un parallelismo con lo scenario europeo: “Spetta alla sinistra dare una risposta forte all’estrema destra, come sta accadendo in Francia. Abbiamo la responsabilità di creare il nuovo Fronte Popolare in Europa: un’esperienza che ha aperto una via di speranza alla sinistra in Francia”.

Il vero volto del M5s di Conte

La notizia della richiesta effettuata dal M5s e del loro possibile ingresso in The Left ha prevedibilmente registrato diverse reazioni, specie da destra. Tra i primi a commentare, Carlo Fidanza, capodelegazione al Parlamento europeo di Fratelli d’Italia: “Ecco il vero volto dei 5 Stelle: dopo anni passati a prendere in giro gli italiani, spacciandosi per quelli ‘diversi’, alla fine si ritrovano con gli eurocomunisti insieme a Ilaria Salis, Mimmo Lucano e Carola Rackete. E ora, finalmente, potranno essere quello che sono sempre stati senza più nascondersi”.