Sicuro, comodo e velocissimo soprattutto. È Hyperloop, il treno a levitazione magnetica, capace di raggiungere 1.200 chilometri orari, sognato e pensato da Elon Musk e sempre più realtà. Sembra fantascienza e invece è presente e futuro, nemmeno tanto lontano, di una tecnologia che potrebbe rivoluzionare la mobilità. A regime, in Italia, il biglietto super-veloce potrebbe costare tra i 70 euro di un treno e i 140 dell’aereo. E il viaggio Milano-Roma durerebbe una mezz’oretta.

L’idea all’imprenditore e fisico nato in Sudafrica è nata a partire dai treni Maglev che viaggiano in Cina e Giappone. Era il 2014. Lo scorso novembre, vicino Las Vegas, il test con una capsula con passeggeri: 500 metri a 400 chilometri all’ora. “Proseguiremo i test con passeggeri in una nuova area dedicata in West Virginia. Sarà un lavoro intenso, di anni, e ci fornirà i riscontri per essere operativi sul territorio americano entro la fine della decade”. Entro il 2030 insomma, così ha detto Jay Walder, a capo di Virgin Hyperloop, a Il Corriere della Sera.

Alcune tratte, negli Stati Uniti, sono approvate. Il Dipartimento dei trasporti ha incluso Hyperloop tra le tecnologie sulle quali viaggerà l’America del futuro. Si progettano tratte in Medio Oriente, India, Europa, dove la società sta collaborando con la Commissione Ue. L’Italia sarà tra i primi Paesi al mondo, dice Paolo Barletta, imprenditore romano, che con Alchimia è l’unico socio nel continente di Virgin Hyperloop. La società italiana ha aperto un tavolo preliminare con Leonardo sull’ingegnerizzazione delle capsule “per l’utilizzo della loro tecnologia in fibra di Carbonio in quanto riteniamo che le tecnologie italiane possano essere di supporto al progetto” e potrebbe collaborare con Ferrovie per le tratte – un chilometro costa intorno ai 60 milioni di euro. “Da noi inizieremo, e parlo del 2030 o giù di lì, con tratte brevi: Milano-Malpensa e Roma-Fiumicino da percorrere in meno di 2 minuti. Poi il progetto è costruire una grande metropolitana del Nord, un sistema di tubi che vada da Torino a Venezia con fermate intermedie”, ha detto al Corriere della Sera.

Di hyperloop si era parlato abbondantemente a inizio 2020, con la presentazione del progetto Hyperloop Italia del 20 febbraio scorso. Un progetto che coinvolgeva sia il Nord che il Sud Italia. Sei le tratte annunciate, al lavoro con partner come Anas, Fs, Ferrovie Nord, e le Regioni Puglia, Basilicata, Sicilia, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Poi, proprio in quei giorni, l’esplosione della pandemia da coronavirus. Solo qualche giorno fa Musk era tornato a far parlare di se con il treno sotterraneo per unire due principali arterie di Miami. Un progetto pronto e affidato alla The Boring Company.

Antonio Lamorte

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