Da Optimus Tesla a Starship: Elon Musk ci porta nello spazio, noi restiamo nelle paludi della burocrazia

Come insegna la storia delle Big Tech e come ci dimostrano i progetti sempre più arditi di Elon Musk, l’innovazione, con l’enorme crescita di ricchezza che provoca, continuerà a cambiare il mondo, come d’altronde è sempre avvenuto. Cercare di fermarla alimentando i conflitti politici non serve a niente. Anche quando assumono la veste di regolamentazioni, quasi sempre tardive e inefficaci.

Per non provocare danni, le regole devono essere puntuali, appropriate e tempestive (come ha chiarito Draghi nel suo report) in modo da non scoraggiare l’innovazione e la competizione sul piano globale. Altrimenti la narrazione degli Stati Uniti che innovano, della Cina che copia e dell’Europa che regola, diventa una condanna perpetua. Soprattutto per l’Italia, che è l’ultimo anello di questa catena.

La settimana di Elon Musk

Le attività di Elon Musk in una settimana ci hanno stupito con il robot domestico Optimus Tesla (una performance dimostrativa), ma soprattutto con il rientro del vettore Starship Flight 5 di Space X, che rappresenta un booster senza precedenti per quell’economia dello spazio sulla quale in Europa i governi, e soprattutto i privati, faticano ad impegnarsi insieme. Così come la messa in orbita di 6mila satelliti StarLink, che sostengono l’intero business in 100 paesi, è un “fatto” che segna una distanza stellare da un sistema e da un mercato, quello delle TLC, figlio della prima digitalizzazione delle telcos che furono (e ancora sono, in buona misura).

Il vero mantra

È grazie alle cose realizzate dai vari Musk (anche se a lui non tutto viene sempre bene, ma è normale per chi fa dell’innovazione la sua cifra), grazie alla novità dei Cloud (Amazon e Google su tutti), all’irrompere ubiquo dell’Intelligenza Artificiale nelle vite di tutti che il panorama globale (e con esso le nostre vite) è stato cambiato, non certo dalle norme. Rincorrere progetti localistici o limitati, raddoppiare le barriere amministrative e regolatorie, consegnare le chiavi di un sistema di antenne 5G ad un sindaco (o a un comitato) in vista delle elezioni, inventare qualche regola ex-post, vuol dire opporsi alla realtà. Vuol dire non capire che il vero e unico mantra è semplificare, innovare, crescere, anche di dimensione, diffondendo la cultura dell’innovazione e della ricerca.

Per giustificare l’arretratezza, l’intempestività, la confusione nelle politiche industriali (assoluto retaggio del passato), non possiamo cercare scuse o pretesti in comportamenti illegittimi (se ci sono) o in favoritismi impropri. Soprattutto quando si tratta dei gangli più delicati del potere, tutti sono tenuti a rispettare e a far rispettare le leggi che già ci sono, non a denunciare o immaginare complotti.